FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3814653
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Repubblica: Braccio di ferro Tesoro-sindacati

Repubblica: Braccio di ferro Tesoro-sindacati

Giovedì nuovo round tra esecutivo e Cgil, Cisl e Uil, contrarie a interventi su previdenza, sanità e scuola

26/06/2006
Decrease text size Increase text size
la Repubblica

IPOTESI
Statali, dubbi del governo sul piano-esodi: costerebbe 4 miliardi

Nelle misure di luglio è possibile che i tagli di spese ammontino a 4 miliardi contro i 6 miliardi attesi sul fronte delle entrate
ROBERTO PETRINI

ROMA - Clima di confronto serrato tra governo e sindacati in vista del nuovo faccia a faccia previsto per giovedì a Palazzo Chigi prima del varo della manovra-bis e del Documento di programmazione. A far salire la temperatura sono state le dichiarazioni del ministro dell´Economia Padoa-Schioppa, nel corso del vertice con gli enti locali nei giorni scorsi. L´entità della manovra, definita «pesante» dal ministro e l´elenco dei settori d´intervento (previdenza, sanità, enti pubblici e pubblico impiego) ha messo in allarme i sindacati. Il leader della Cgil Epifani ha detto nei giorni scorsi di considerare «sbagliata» l´idea di una cura pesante; quello della Cisl Bonanni ieri ha lamentato l´assenza della concertazione; Angeletti (Uil) qualche giorno fa non esitato ad evocare la parola «sciopero» per i ventilati interventi sugli statali. Al Tesoro il lavoro è orientato a rassicurare i sindacati: si stanno mettendo insieme le misure per «sviluppo ed equità» e si prepara il terzo incontro con le parti sociali alla luce della «stella polare» della «concertazione». Del resto la stessa vicenda delle Regioni è stata improntata al dialogo: attraverso una serie di incontri si è deciso di dare un mese di tempo in più e una regione (la Liguria) è già stata in grado di presentare un programma credibile di risparmi e può evitare di aumentare le tasse.
Quello degli statali si conferma uno dei nodi più difficili. I risparmi previsti per la manovra-bis avrebbero dovuto essere di 2-3 miliardi: per questo motivo si è studiata l´ipotesi di una moratoria biennale del contratto scaduto dal 1° gennaio, a questa misura si sono accodati il blocco del turn over, gli interventi sulla scuola e il blocco degli automatismi. I sindacati hanno rilanciato chiedendo il prepensionamento di 100 mila statali (circa 30 mila l´anno) e tenendo duro sul rinnovo del contratto (le risorse dovrebbero andare in parte al fondo esuberi che garantirebbe i prepensionamenti). Nicolais ha definito l´idea «semplicistica» e ha spiegato che i costi dei prepensionamenti sarebbero maggiori degli stipendi, ma ha anche detto che è favorevole al rinnovo dei contratti e che nel pubblico impiego ci sono 400 mila esuberi. In realtà se si sommano le risorse necessarie per il contratto (circa 2-3 miliardi) a quelle per finanziare ogni anno il fondo esuberi (che serve a pagare i prepensionati e che costa 1 miliardo) si arriva a 4 miliardi di spese in più.
L´orizzonte dell´incontro dunque si sposta all´intera manovra dove continuano ad aleggiare tutte le misure ma dove non si è ancora trovata la quadratura. Il tendenziale sembra destinato a fermarsi al 4,4-4,5 rendendo necessaria una manovra di 0,7 ovvero più di 10 miliardi. Se prevarrà la linea «morbida» è possibile che l‘entità dei tagli si fermi a 4 miliardi e che i restanti 6 miliardi vengano recuperati con l´intervento anti-evasione Iva e rendite finanziarie. L´ultima parola si pronuncerà in sede politica.


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33

I più letti

Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL