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Repubblica-Bertagna:"Ma a quell'età serve spazio per il mito e la narrativa"

DIFESA Il professor Bertagna coordina il team che lavora alla riforma "Ma a quell'età serve spazio per il mito e la narrativa" l'estensione Conoscenze estese in 12 anni: li prepariamo per stu...

23/04/2004
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la Repubblica

DIFESA
Il professor Bertagna coordina il team che lavora alla riforma
"Ma a quell'età serve spazio per il mito e la narrativa"

l'estensione Conoscenze estese in 12 anni: li prepariamo per studi impegnativi in modo serio e critico

ROMA - "Non sono un esperto di materie scientifiche, quindi non sono l'autore dei programmi di Scienze della scuola secondaria di primo grado. Ma condivido le scelte di fondo che hanno elaborato gli esperti".
Il professor Giuseppe Bertagna, docente di Scienza della Formazione all'Università di Bergamo, coordinatore del team che lavora alla riforma della scuola, risponde alle critiche sulla cancellazione delle teorie sull'evoluzione umana dai programmi delle ex medie inferiori.
Perché è d'accordo?
"Per la prima volta nel nostro Paese possiamo distendere le conoscenze che servono a tutti i cittadini in dodici anni, anziché nei nove attuali, e questo sia nei licei che nelle scuole professionali. Questo ci permette di preparare i giovani ad affrontare le teorie evolutive in modo serio, critico, perché sono argomenti impegnativi".
Quindi tutto rinviato alle superiori?
"Il principio è che se io devo cimentarmi in complesse equazioni matematiche ho bisogno prima di sensate esperienze, perché la scienza ha come fondamento proprio l'esperienza. Così è più sensato che nel primo ciclo d'istruzione bisogna riflettere sulle esperienze che i ragazzi hanno del mondo biologico, geologico, per tirar fuori teorie e leggi empiriche. Per i primi otto anni è necessario riflettere sull'esperienza, perché la scienza non è immaginazione, ma verifica delle teorie. E solo dopo i primi otto anni è possibile affrontare in modo adeguato le teorie sull'evoluzione della specie umana, solo allora i giovani sono in grado di apprendere con una complessità e comparazione diverse".
Come preparare i ragazzi?
"Non bisogna trascurare gli aspetti narrativi. Fino al terzo anno della scuola primaria è importante dare spazio al mito, ai racconti delle origini, come un romanzo che contiene molta saggezza. Ad esempio, i bambini si appassionano ai cartoni animati che raffigurano gli uomini mentre combattono con i dinosauri. Nella realtà questo non è mai accaduto, perché i dinosauri sono scomparsi dalla faccia della Terra molto prima del primo uomo. Solo dal quarto anno in poi possono imparare che esiste la verifica empirica delle teorie. Una volta acquisiti patrimoni concettuali più ampi, quindi nel secondo ciclo d'istruzione, lo studente sarà in grado di apprendere e valutare le differenze tra le varie teorie evoluzioniste".
Eppure nei nuovi programmi delle medie inferiori si parla di "malattie che si trasmettono per via sessuale" e di "effetti di psicofarmaci, sostanze stupefacenti ed eccitanti sul sistema nervoso". Non sarebbe meglio aspettare che lo studente abbia strumenti adeguati?
"In questo caso c'è la competenza del docente. Non dovrà fare un discorso teorico sulle droghe, e se fossi io l'insegnante partirei dalle esperienze. Prenderei un giornale, ad esempio citando il caso dei quattro ragazzi morti nei giorni scorsi dopo essere stati in discoteca, e discuterei con i ragazzi di quello. Il compito del docente è di far riflettere lo studente, senza però creare bisogni o problemi". (ma.re.)


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