Repubblica: Atenei, la riforma Gelmini è legge Il Pd: tagli di un miliardo di euro
Il decreto è stato approvato con 281 voti, contrari 196. No del Partito democratico e Idv
Il Ministro: sarà premiato il merito. Per finanziare le borse di studio utilizzati 200 milioni dal fondo per le aree sottosviluppate MARIO REGGIO
ROMA - Il decreto Gelmini sull´università è legge. È stato approvato ieri in via definitiva dalla Camera: 281 voti a favore, 196 contrari, 28 gli astenuti. Hanno votato no i deputati del Pd e dell´Idv, quelli dell´Udc si sono astenuti. Il ministro Mariastella Gelmini canta vittoria: «L´università oggi cambia - ha dichiarato - Si è valorizzato il merito, premiati i giovani, affermata la gestione virtuosa degli atenei, introdotta più trasparenza nei concorsi. Da questi tre pilastri non si potrà prescindere». L´opposizione, invece, attacca la nuova legge, che è passata grazie al decimo voto di fiducia nella legislatura: «Il governo ha perso l´occasione di affrontare i problemi endemici dell´università e della ricerca. Tra l´altro - secondo il Pd - a partire dal 2010 sugli atenei si abbatterà la scure di Tremonti: un taglio di un miliardo di euro in tre anni sul Fondo di finanziamento ordinario che ora non raggiunge i 7 miliardi l´anno. E per finanziare le borse di studio assieme alle residenze per i fuori sede la nuova legge ha scippato 200 milioni di euro dal Fondo per le aree sottosviluppate, soldi che si aggiungono ai 14 miliardi già sottratti dall´inizio della legislatura». Intanto l´approvazione del decreto ha riportato in piazza gli studenti dell´Onda: dopo il sit in sotto Montecitorio di due giorni fa, ieri sera un corteo ha attraversato il centro di Torino. E c´è da scommettere che si tratta solo dell´inizio di una nuova mobilitazione. |