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Repubblica-Altolà dei sindaci alla Moratti -Senza soldi, niente anticipo

Bambini a scuola prima, Leonardo Domenici, presidente dell'Anci, scrive al ministro Altolà dei sindaci alla Moratti "Senza soldi, niente anticipo" "La funzione educativa della scuola materna...

17/03/2003
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la Repubblica

Bambini a scuola prima, Leonardo Domenici, presidente dell'Anci, scrive al ministro
Altolà dei sindaci alla Moratti "Senza soldi, niente anticipo"

"La funzione educativa della scuola materna rischia di trasformarsi in mera custodia"
Gran parte delle nuove spese gravano sui comuni, che pongono una serie di condizioni

ROMA - Letizia Moratti annuncia la riapertura delle iscrizioni per l'anticipo alle prime classi della materna e delle elementari, e a giro di posta arriva la replica dell'Associazione dei comuni italiani. Leonardo Domenici, presidente Anci e sindaco di Firenze, fa l'elenco delle doglianze. "Una riapertura generalizzata delle iscrizioni, con l'accesso dei bambini più piccoli, senza una puntuale e concordata valutazione delle loro necessità - dice la sua lettera al ministro - metterebbe in difficoltà le famiglie e le amministrazioni delle scuole, rendendo impossibile la funzione educativa delle scuola dell'infanzia, trasformata così in mera custodia".
L'Anci pone condizioni: sezioni con età omogenea tra i 2 anni e mezzo ed i 3 e mezzo, rapporto numerico tra educatori e bambini come negli asili nido, locali e servizi idonei, assenza delle liste di attesa, rielaborazione dei programmi, mense adeguate, sostegno ai disabili e formazione adeguata del personale.
"I comuni sono anche molto preoccupati per i notevoli problemi economici che deriveranno agli enti locali dai nuovi ingressi nella scuola elementare - continua Domenici - e aspettano di conoscere come il governo intenda fornire loro mezzi per rispondere alla domanda della nuova utenza". I Comuni, infatti, sostengono tutte le spese delle materne, mentre per le elementari sono a loro carico, fatti salvi gli stipendi alle maestre, l'edilizia scolastica, le mense, i trasporti, il materiale didattico e l'arredamento.
"Nessuna risposta fino ad oggi abbiamo ottenuto rispetto a questi problemi - conclude la lettera - come per quello, gravissimo, della messa a norma degli edifici scolastici. Ci auguriamo che lei voglia trovare il modo di rassicurare i Comuni e le famiglie che l'ingresso nella scuola riformata sarà accompagnato da tutte le misure per renderla veramente utile ai giovani ed al Paese".
(ma.re.)


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