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Repubblica-Adesione all'80 per cento, trecentomila in piazza"

Sciopero del pubblico impiego, corteo nel cuore di Roma Sindacati attaccano governo: "Elettorale l'incontro il 3 giugno" Statali in piazza per il contratto Epifani: "Non ci sono spiragli" "Adesion...

21/05/2004
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la Repubblica

Sciopero del pubblico impiego, corteo nel cuore di Roma
Sindacati attaccano governo: "Elettorale l'incontro il 3 giugno"
Statali in piazza per il contratto
Epifani: "Non ci sono spiragli"
"Adesione all'80 per cento, trecentomila in piazza"

Savino Pezzotta
ROMA - "Non ci stancheremo, se qualcuno ha pensato di poterci fiaccare, è bene sappia che il sindacato ha un potenziale di mobilitazione enorme, penso, nelle iniziative". Dal palco di san Giovanni a Roma, il segretario della Cisl, Savino Pezzotta, spiega così il significato della manifestazione unitaria di oggi che accompagna lo sciopero generale del pubblico impiego. Secondo i primi dati le adesioni allo protesta sono dell'80% e i manifestanti in piazza a Roma sono circa 300mila, praticamente un lavoratore su dieci, visto che i dipendenti del pubblico impiego sono circa 3 milioni.

Il corteo di Roma, organizzato da Cgil, Cisl, Uil pubblico impiego, scuola, università e ricerca, si è mosso da piazza della Repubblica e ha raggiunto piazza San Giovanni. In testa c'era uno striscione: "Rinnovare i contratti, difendere le pensioni, valorizzare il sistema pubblico". Parole d'ordine che motivano una protesta che si basa su una piattaforma che chiede l'immediata convocazione del tavolo sindacale per l'avvio della stagione contrattuale del biennio 2004-2005, per la quale il governo deve provvedere allo stanziamento delle risorse necessarie oggi largamente insufficienti. Inoltre si intima il ritiro dei provvedimenti legislativi che, spiegano i sindacati, violano il sistema contrattuale del pubblico impiego.

La trattativa, però, sembra arenata. "Siamo a un mese dall'estate - dice il segretario della Cgil, Guglielmo Epifani - e non vediamo nessuna prospettiva, nessuno spiraglio". In piazza san Giovanni grossi palloni colorati si librano in aria, con disegnato sopra il volto di Berlusconi, del ministro del Welfare Maroni, del titolare dell'Economia Tremonti, e del vice presidente Fini.
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Dal palco Epifani boccia la convocazione dei sindacati a palazzo Chigi prevista per il 3 giugno: "E' solo elettorale perché è una convocazione che non ha speranza" dice il segretario della Cgil. "Non stiamo chiedendo elemosine - incalza il segretario della Uil Luigi Angeletti - ma il diritto al rinnovo contrattuale. Gli aumenti salariali sono un diritto delle persone". Mentre Pezzotta lancia un preciso avvertimento all'esecutivo: "Senza una svolta nella politica economica del governo la mobilitazione del sindacato continua".

(21 maggio 2004)


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