Repubblica-A scuola di arabo, è boom in Italia
Da Torino a Palermo, università e associazioni insegnano la cultura che coinvolge 200 milioni di persone nel mondo A scuola di arabo, è boom in Italia Dai ragazzi agli adulti, cresce l'in...
Da Torino a Palermo, università e associazioni insegnano la cultura che coinvolge 200 milioni di persone nel mondo
A scuola di arabo, è boom in Italia
Dai ragazzi agli adulti, cresce l'interesse per la lingua del Corano
Diversi sono anche gli sbocchi lavorativi per chi si impadronisce di quest'universo
Uno studio assai impegnativo che nasce dalla voglia di capire una civiltà lontana
ANGELA LANO
ROMA - Boom dei corsi di arabo in Italia: sono migliaia gli iscritti, sia nelle università sia nei centri culturali. L'interesse, già presente nel ?91, dopo lo scoppio della prima guerra del Golfo, è aumentato negli ultimi tre anni (dalla tragedia delle Torri Gemelle).
È la curiosità, il desiderio di conoscere una cultura ricca, quella arabo-islamica, a spingere ogni anno numerosi studenti, giovani e adulti, a cimentarsi con le difficoltà dell'alfabeto arabo, dei verbi irregolari, delle declinazioni, delle frasi verbali o nominali, fino alla lettura del Corano o dei versi delle poesie dell'età d'oro dell'impero Abbaside.
Chi si avvicina a questa lingua è spesso affascinato da tutto l'universo storico-culturale e simbolico che essa racchiude, oppure è attratto dalle opportunità professionali che potrebbe offrire. C'è chi progetta di diventare consulente per aziende di import-export che commerciano con i paesi arabi - come Valentina, una giovane studentessa di Milano - e chi, come Daniela, una signora torinese sulla sessantina, di viaggiare nel Maghreb con più disinvoltura e sicurezza. Altri si cimentano nell'impegnativo studio della grammatica e dei vocaboli per "passione". È il caso di Roberto, di Pisa e di tanti altri che non sanno neanche spiegare questo strano "richiamo": qualcuno è attirato dall'Islam e ne vuole studiare la lingua, altri desiderano comprendere meglio le complesse dinamiche storico-politiche in atto nello scenario internazionale. Per Simona, 40 anni, di Bologna, prevale l'interesse affettivo: è sposata con un marocchino e desidera approfondire lo studio della cultura del marito.
A Torino, due dei luoghi più accreditati dove intraprendere questo lungo e complesso studio (sono necessari diversi anni di impegno), sono l'Università - facoltà di Lingue e letterature straniere e Lettere e filosofia - e il centro diocesano per le relazioni cristiano- islamiche "Federico Peirone". La Lombardia riserva un grande interesse per lo studio del mondo arabo-islamico: l'insegnamento della lingua araba all'Università Cattolica di Milano è una tradizione più che ventennale, insieme a quella delle discipline storico-politiche del mondo islamico. Ma grande affluenza di studenti la registra anche la Statale, dove, tra Lettere e filosofia e Scienze politiche, gli iscritti sono un centinaio, così come quelli della Bicocca-facoltà di Scienze della formazione. La Ca' Foscari di Venezia è, insieme all'Orientale di Napoli, una delle sedi più antiche di studi orientali in Italia: è lì che gli appassionati di scienze arabo-islamiche confluivano da tutta la penisola prima che fossero aperti altri centri accademici. Attualmente sono oltre 150 gli studenti che frequentano i corsi.
A Bologna, la lingua araba è insegnata sia alla Facoltà di Lettere sia a quella di Lingue e alla Scuola superiore per Traduttori e interpreti. Il centro linguistico interfacoltà, con sede a Forlì, ha inoltre realizzato un corso di lingua araba su cd-rom, accessibile anche in rete (www.cliro.unibo.it) e con accesso gratuito.
Diverse centinaia, anche nel resto dell'Italia, sono gli iscritti alle facoltà che contemplano discipline arabo-islamiche: dalla facoltà di Studi orientali dell'Università La Sapienza, o di Tor Vergata, a Roma, a "L'Orientale" di Napoli e, ancora, a quelle di Lecce e Bari, di Catania, Palermo e Sassari. Ognuno con interessi e prospettive di studio differenti a seconda dei corsi di laurea cui appartengono. E, tutti, con sogni differenti e lontani.