Repubblia-Qualità della scuola e innovazione l'Italia peggiora
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IL RAPPORTO
La classifica dell'Ocse
Qualità della scuola e innovazione l'Italia peggiora
ROMA - Perde colpi il sistema formativo offerto dalla scuola italiana. Nei livelli di apprendimento della matematica scende dal ventitreesimo posto a quota ventisei. Lo dicono i risultati del Pisa 2003, l'inchiesta condotta in 29 Paesi dell'Ocse su un campione di studenti quindicenni, che verranno resi pubblici oggi a Bruxelles. La classifica è guidata dalla Finlandia, seguita da Corea e Olanda. Dietro all'Italia solo Grecia, Turchia e Messico.
Note dolenti anche per quel che riguarda la capacità di lettura. Rispetto al 2000 l'Italia scende dalla 20esima alla 25esima posizione. In testa la solita Finlandia, dove la scuola dell'obbligo inizia a sette anni, seguita da Corea e Canada. Va un po' meglio nei livelli d'apprendimento delle scienze naturali, dove l'Italia risale di una posizione e si piazza a quota ventidue.
Pessime nuove, che confermano il ritardo del nostro Paese, anche per quel che riguarda la ricerca e l'innovazione. Sempre secondo l'Ocse, l'Italia ha investito nella conoscenza di base appena il 2 per cento del Pil. Peggio di noi solo il Portogallo, Polonia, Messico e Grecia. Guidano la classifica la Svezia con il 7.2%, gli Usa con il 6.8% del Pil e la Finlandia a quota 6.2 per cento. Francia e Germania investono un po' più del 4 per cento. E l'Italia è superata anche da paesi come la Slovacchia, l'Ungheria e la Repubblica Ceca.