Renzi a Vespa: «Dopo la canzoncina a Siracusa, non visito più le scuole»
Da riforma più soldi e più partecipazione. il premier: «Sulla riforma non mi aspettavo tante contestazioni. Da molti docenti, sciopero senza conoscere la riforma»
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Ci sono anche considerazioni sulla scuola, nel dialogo di Matteo Renzi con Bruno Vespa, per il libro del giornalista, «Donne d’Italia», in uscita per Mondadori-Rai Eri giovedì 5 novembre. Ci sono riflessioni sulla riforma («contestata, perché non capita») e sassolini, che il premier si toglie, per rimarcare i meriti del suo governo. «Mi aspettavo le contestazioni - dice Renzi - ma mi ha colpito a livello personale il fatto che mie amiche insegnanti abbiano fatto sciopero senza conoscere la riforma». «Non ce l’avevamo con te, mi hanno detto, ma protestavamo -racconta il premier- per la scarsa attenzione alla scuola». Scarsa attenzione? Non ci sta il premier, che snocciola invece: «più soldi alla scuola, più soldi ai professori, maggiore partecipazione».
La canzoncina
«Noi - dice - dobbiamo ribaltare il senso di stanchezza dei nostri insegnanti, che quasi sempre sono davvero bravi». E torna anche sulle critiche generate in una scuola del Sud a seguito di una sua visita ufficiale, quando i bambini dell’elementare Salvatore Raiti di Siracusa hanno intonato la canzoncina «Calp and jump per Renzi». «Certo - ha detto il premier - se un giorno vado in una scuola di Siracusa e succede l’inferno perché i bambini cantano una canzoncina? Da allora ho smesso di andare nelle scuole per una forma di rispetto istituzionale. Ma è stato un errore, perché il rapporto diretto con questo mondo è indispensabile».