RedattoreSociale: Piu' risorse per la scuola, la ricerca e l'università: le priorità della Cgil

Roma - Piu' risorse per la scuola, ma anche per la ricerca e l'universita'. Maggiore sostegno al lavoro del personale, attraverso l'abbattimento del precariato e l'adeguamento degli stipendi. La costruzione di un sistema di apprendimento permanente, che accompagni il cittadino durante tutto l'arco della sua vita. Sono alcuni dei punti che la Flc Cgil ha inserito nella sua proposta programmatica sui settori della conoscenza (scuola, universita', alta formazione e ricerca) indirizzata ai candidati premier e al prossimo governo. Le priorita' indicate sono sei, presentate stamattina a Roma, durante l'incontro "La conoscenza al primo posto", dal segretario generale Enrico Panini.

Si parte proprio dalla costruzione di un sistema nazionale di apprendimento permanente che "permetta a tutti l'effettiva fruizione di questo diritto". La Cgil parla di una "regia pubblica" di un sistema in cui "agisce una pluralita' di soggetti pubblici e privati". Poi c'e' il capitolo delle risorse che, secondo la Flc Cgil, "devono vedere un netto incremento dell'investimento pubblico". Il sindacato rivendica "un piano pluriennale" per raggiungere, nell'arco della prossima legislatura, i livelli di spesa Ue su scuola, Universita' e Ricerca. In particolare, si pensa al 6% del Pil per la Scuola (livello Ocse) con un "arresto dei tagli di risorse e personale", al 2% per la Ricerca, all'1% circa per l'Universita'.

Terzo punto, il personale: mai piu' precari, questo, secondo la Cgil, dovrebbe essere il motto del prossimo governo. Al quarto punto c'e' il tema dell'autonomia che va garantita "con fondi adeguati". Priorita' numero cinque, la revisione delle governance, dei sistemi di governo che vanno riordinati e resi piu' efficienti. All'Universita', in particolare, vanno limitati i mandati dei rettori. Infine c'e' il tema dell'attuazione del Titolo V: per la Cgil serve un tavolo di confronto per assumere un orientamento condiviso tra istituzioni centrali, regionali e parti sociali. Ferma restando "la salvaguardia dll'unitarieta' nazionale dei sistemi di istruzione". il metodo per perseguire questi obiettivi? "continuare gli interventi positivi realizzati fino ad ora e avviare un processo partecipativo degli attori sociali".(DIRE)