Redattore Sociale: Tagli per 11 mila posti, sindacati in guerra
In Puglia la Flc-Cgil si e' rivolta direttamente al Consiglio regionale per scongiurare la perdita di 988 posti subito (insegnanti, sostegno escluso) e oltre 500 nei prossimi mesi.
Roma - Diecimila prof e mille Ata (unita' di personale tecnico ausiliario e amministrativo) in meno: e' questo il saldo dei tagli predisposti dal ministero della Pubblica istruzione e dal Tesoro per il 2007/2008. Decurtazioni che verranno diluite in due tranche. Il 60% avverra' subito, in organico di fatto (quello "base" definito di questi tempi), il 40% avverra' piu' in la', tra agosto e settembre quando si faranno i conti dell'organico di diritto (quello di "aggiustamento"). Lo schema di decreto interministeriale (Tesoro-Istruzione) e' stato messo in rete sul sito della Pubblica istruzione il 1° febbraio. Ma e' in questi giorni che, a livello locale, gli Uffici scolastici regionali stanno prendendo contatto con le sigle sindacali, che sono gia' sul piede di guerra, per cominciare a discutere questi numeri.
In Puglia la Flc-Cgil si e' rivolta direttamente al Consiglio regionale per scongiurare la perdita di 988 posti subito (insegnanti, sostegno escluso) e oltre 500 nei prossimi mesi. L'organo amministrativo ha gia' approvato un ordine del giorno in cui chiede espressamente al ministero della Pubblica istruzione di "riformulare i parametri di riferimento contenuti nella bozza del decreto interministeriale" e di "prevedere per la Puglia un incremento delle immissioni in ruolo, a fronte dell'incremento, che si e' dovuto registrare, di personale precario nelle graduatorie a esaurimento". Anche la deputata di Sinistra democratica Alba Sasso ha fatto un appello a Fioroni per rivedere i tagli previsti in Puglia.
Intanto il decreto parla chiaro, la Regione piu' penalizzata e' la Campania con 2.373 posti in meno per quanto riguarda gli insegnanti. Seguono Sicilia (-1.727)e Calabria (-1.195). Questi gli altri tagli, regione per regione: Abruzzo (-229), Basilicata (-351), Friuli (-22), Lazio (-637), Liguria (-208), Marche (-139); Molise (-214), Puglia (-988), Umbria (-15) Sardegna (-941). Aumentano i posti, invece, in Emilia, Lombardia, Piemonte, Toscana e Veneto, tutte regioni del Centro-Nord. Per il sostegno l'incremento e' generalizzato