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Redattore Sociale: Cgil: ''Faremo muro contro il ritorno del maestro unico''

La Cgil assicura che dara' battaglia. "Saremo un muro, non si possono superare i livelli della decenza",

28/08/2008
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Redattore Sociale

Roma - La Flc Cgil e' pronta a fare "muro" contro la decisione del governo di tornare, alle elementari, alla figura del maestro unico. Lo annuncia il segretario generale Enrico Panini, raggiunto al telefono dalla Dire. "Per quanto ci riguarda- spiega- sul maestro unico si apre uno scontro frontale. La scelta del governo- insiste Panini- appartiene ad un modello degli anni Cinquanta durante i quali il maestro poteva anche sapere poco di tutto". Ma oggi, sottolinea il sindacalista, "il mondo e' cambiato, servono maestri sempre piu' competenti e specializzati". Per Panini "pensare di dare come risposta a bambini sempre piu' curiosi e informati le risposte che si davano ai bambini degli anni Cinquanta e' un disastro per il loro futuro".

Senza contare le conseguenze pratiche a livello di "posti di lavoro". "Tornare al maestro unico- spiega Panini- significa ridurre di due terzi l'organico che oggi, in numero di posti, ammonta a circa 250mila unita'". In pratica, secondo il sindacalista, lo scenario che si prospetta sara' questo: "non ci saranno piu' posti per le supplenze, i precari staranno a casa. Anche i posti liberati dai pensionati saranno occupati dal personale in ruolo che finira' in esubero. Cosi' non ci sara' piu' spazio per nuove assunzioni e non si fara' largo ai giovani e molti docenti finiranno a fare i tappabuchi. Non possiamo accettarlo". E "per i bambini sara' un disastro, con maestri che sapranno un po' di tutto senza essere specializzati".

Per il prossimo settembre il ministro Gelmini aveva preannunciato un incontro con i sindacati. La Cgil assicura che dara' battaglia. "Saremo un muro, non si possono superare i livelli della decenza", dice Panini. Quanto al voto di condotta, il segretario aggiunge: "Ai ragazzi, cosi', si da' solo una risposta d'ordine. Bocciare solo per il voto in condotta riduce il rapporto con i giovani ad una questione disciplinare. È una risposta semplicistica che non risolve i problemi ma li aumenta".

Sul ritorno ai voti numerici Panini e' ancora una volta critico. "Vedo- dice- che gli orientamenti pedagogici del ministro dell'Economia, apparsi in agosto su alcuni giornali, sono diventati linea di governo. In passato per passare dai voti ai giudizi c'e' voluta una discussione che ha coinvolto decine di esperti. Ora tutto si risolve- critica il segretario- con un dibattito estivo tra due ministri e una decisione presa in pochi minuti in Consiglio dei ministri. Che la politica- chiude- torni ad occuparsi di pedagogia e' una scelta sbagliata".


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