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Reclutamento, modello Moratti

Reclutamento, modello Moratti Questa mattina il MIUR ha dato ufficialmente informazione alle OO.SS. della bozza di decreto attuativo art. 5 legge 53/03 sulla formazione iniziale dei docenti e sul ...

21/07/2004
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Reclutamento, modello Moratti

Questa mattina il MIUR ha dato ufficialmente informazione alle OO.SS. della bozza di decreto attuativo art. 5 legge 53/03 sulla formazione iniziale dei docenti e sul nuovo tipo di reclutamento.

L'amministrazione ha introdotto la seduta dichiarando di voler perseguire il metodo del confronto con le parti sociali prima di definire i contenuti normativi dei decreti attuativi.

Ha dichiarato altresì che il nuovo reclutamento contenuto nella bozza di decreto si propone lo scopo di eliminare il precariato dalla scuola attraverso la programmazione triennale degli accessi ai corsi di laurea specialistica, calcolati sulle indicazioni delle Direzioni regionali e delle scuole paritarie.

L'amministrazione sostiene altresì che l'accesso ai corsi di laurea specialistica tramite procedura selettiva di tipo concorsuale, assolve l'obbligo costituzionale di assunzione nei posti pubblici, tramite concorso.

La FLC CGIL ha ribadito il proprio giudizio negativo sulla base di quanto già esposto nel resoconto sul decreto stesso di ieri, 20 luglio. Ha confermato il dissenso per la forma di reclutamento che si vuole introdurre, a base di albo professionale regionale, non più per graduatoria e invece per chiamata diretta dalle scuole, non ritenendo che la selezione per concorso degli accessi ai corsi di specializzazione assolva l'obbligo costituzionale contenuto nell'art. 97 della Costituzione.

L'accesso ai corsi non è l'accesso ai posti, inoltre il praticantato con contratto di formazione lavoro e responsabilità d'insegnamento apre ai differenti trattamenti per lo stesso tipo di lavoro.

Ha ribadito il proprio giudizio negativo sui contenuti della formazione che il decreto rivela, in quanto non viene riconfermata la forte integrazione fra scuola e università che il modello attuale, con l'utilizzo dei docenti supervisori, garantisce. Inoltre la bozza di decreto, che si presenta come un decreto Matrioska, in quanto rimanda alla formulazione di altri 11 decreti, non consente di valutare i contenuti formativi dei crediti del biennio di specializzazione, non consente cioè di appurare quanta parte della formazione sarà dedicata agli approfondimenti pedagogici e quanto agli approfondimenti disciplinari.

Ha rivendicato alla contrattazione la definizione del profilo professionale docente e la disciplina del docente.

Ha chiesto infine che il metodo del confronto si realizzi in un tavolo politico prima della approvazione della bozza da parte del Consiglio dei Ministri, ritenendo quella di oggi una seduta di informazione con l'amministrazione che non vincola la parte politica che decide.

In conclusione l'amministrazione ha definito la seduta di oggi un incontro tecnico istruttorio e ha precisato che la fluidità dei processi politici istituzionali in corso non permettono un deciso orientamento.

La FLC CGIL considera estremamente gravi i contenuti di questa bozza di decreto sia per ciò che promettono sia per la contraddizione clamorosa con gli atti parlamentari sui precari che in questi giorni si stanno definendo .


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