Rassegna it: Via libera alle ronde. Cgil: misura preoccupante
In 13 articoli le norme sullo stalking (molestie reiterate) e il patrocinio gratuito delle vittime. Ma anche l’ok ad associazioni di cittadini non armati. Si inserisce un "principio pericoloso" che mette in discussione il ruolo dello Stato
Il 20 febbraio il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge con misure per contrastare i reati di violenza sessuale. Nei 13 articoli le norme sullo stalking (molestie reiterate) e il patrocinio gratuito delle vittime. Ma anche il via libera alle ronde: i sindaci, in coordinamento con i prefetti, potranno avvalersi di associazioni di cittadini non armati, formate prevalentemente da ex agenti di polizia, carabinieri, forze armate e altri corpi dello Stato.
Una misura, quest’ultima, che la Cgil “considera con grande preoccupazione”. Secondo la segretaria confederale dell’organizzazione sindacale, Vera Lamonica, si inserisce un “principio pericoloso perché rappresenta un grimaldello attraverso cui può avviarsi un percorso di privatizzazione e di messa in discussione del ruolo dello Stato, e quindi delle forze dell’ordine, in materia di sicurezza pubblica”.
“Abbiamo già espresso in più occasioni - continua - la nostra contrarietà alle ronde, per ragioni di ordine democratico e costituzionale, ma anche per il rischio che queste finiscano per essere di intralcio al lavoro delle forze di polizia, e perché alimentano un clima sociale che nulla ha a che vedere con la necessità di costruire un vero ed efficace presidio del territorio”.
Inoltre, sostiene Lamonica, “non si comprendono le ragioni di necessità e urgenza che giustificano l’inserimento di questa norma in un decreto legge, se non la volontà di affermare ancora una volta una sorta di insofferenza per il normale svolgimento dell’attività parlamentare rispetto alla quale, peraltro, si attua una forzatura approvando per decreto una norma già bocciata dal Senato quale quella sul prolungamento del periodo di detenzione nei Cie per gli immigrati”.
Quanto ai contenuti del decreto, stralciato dal ddl, la dirigente sindacale Cgil apprezza invece “l’incremento degli organici delle Forze di Polizia, già pesantemente colpite dai tagli effettuati, così come l’inasprimento e la certezza della pena - conclude Lamonica - per i responsabili delle azioni di violenza sessuale sulle donne”.