FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3854787
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Rassegna it: Scuola e università, tre giorni di fuoco

Rassegna it: Scuola e università, tre giorni di fuoco

Migliaia di studenti sotto al Senato, dove il 29 si vota sul decreto Gelmini. Proteste in molte città. E il 30 i sindacati manifestano a Roma. “Saremo in tanti”: mille pullman e nove treni speciali

28/10/2008
Decrease text size Increase text size
Rassegna.it

Oggi gli studenti medi e gli universitari in piazza (anzi dovremmo dire in presidio permanente) sotto al Senato, a Roma. Domani (il 29), proprio al Senato, la votazione del decreto Gelmini al centro delle contestazioni. Infine giovedì 30 lo sciopero nazionale della scuola e la manifestazione a Roma dei sindacati ( scarica il pdf del percorso ). Questo, in quattro righe, il calendario dei tre giorni di fuoco in cui si alterneranno i tiratori (studenti, professori, maestri, sindacati) ma il bersaglio, il Fort Alamo difeso da Berlusconi-Tremonti-Gelmini, non cambierà. Esponenti di governo e maggioranza hanno già dichiarato che non ritireranno il decreto né gli altri provvedimenti su università e ricerca: si va avanti così, col maestro unico, l’incognita del tempo pieno, il blocco del turnover eccetera. Ma la contestazione cresce, ogni giorno non c’è città italiana che non sia attraversata da un corteo anti-Gelmini. Il braccio di ferro, dunque, si fa sempre più aspro.

“Gli studenti radunati sotto al Senato sono ormai circa 10 mila”. A dirlo è l'Unione degli studenti parlando del presidio di protesta contro il decreto Gelmini in corso davanti a Palazzo Madama. Secondo l'Uds, “nonostante alcuni atti intimidatori, ad opera di alcuni estremisti di destra, che hanno cercato di imporsi per prendere i leggela parola dal camion dell'Unione degli studenti, la manifestazione prosegue in modo festoso e pacifico. Nel frattempo stanno arrivando davanti a Palazzo Madama anche gli studenti universitari degli atenei di Roma e gli studenti delle scuole che sono in occupazione e autogestione”.

In mattinata si è tenuta, sempre a Roma, una manifestazione di studenti delle scuole superiori, conclusasi anch’essa al Senato. Una delegazione di ragazzi è stata quindi ricevuta da alcuni parlamentari della Commissione Istruzione di Palazzo Madama. L’incontro è durato poco più di un’ora, e gli studenti ne sono usciti confermando la protesta. I rappresentanti del movimento hanno illustrato ai parlamentari il loro no al decreto Gelmini e ai tagli all’istruzione, presentando anche una piattaforma di proposte (ridurre la quota alle chiese dall'8 per mille al 5 per mille, e destinare il 3 per mille a un fondo di sostegno a infanzia ed educazione; sospendere fondi inutili o privilegiati, fondi Nato, e i finanziamenti pubblici alle scuole private). “Hanno detto che comunque domani il decreto passerà. Non ci hanno ascoltato”: hanno dichiarato gli studenti al termine dell’incontro.

La protesta nelle altre città

Questa mattina oltre mille studenti del liceo classico 'Siotto' hanno occupato viale Trento a Cagliari, sede della Regione Sardegna, per protestare contro il Decreto Gelmini. Non ci sono stati disordini o episodi di violenza. A Venezia studenti e docenti dell’Università Ca’ Foscari hanno organizzato lezioni in piazza San Marco, dove circa 1200 giovani hanno ascoltato le lezioni dei professori. A Milano nel pomeriggio lo scrittore messicano Paco Ignacio Taibo II ha tenuto una lezione nel cortile della facoltà di Scienze politiche. Ad Ancona si sono svolte nuove azioni dimostrative in segno di protesta, oltre a un’assemblea di docenti, studenti e personale tecnico/amministrativo. A Lecce universitari e studenti delle scuole medie superiori si sono raccolti in un sit-in di protesta. Assemblea d'ateneo anche a Potenza e a Pavia.

30 ottobre, mille pullman e 9 treni speciali

“Il 30 ottobre sarà una grande manifestazione, per la scuola da tutto il Paese. Quella del 30 ottobre si preannuncia la più grande manifestazione per la scuola che si ricordi. Ma sarà anche di più, centinaia di migliaia di persone sfileranno per salvare il futuro del Paese, il diritto al sapere, il valore della conoscenza, contro i tagli a scuola, università e ricerca”. A dirlo è il segretario generale della Flc Cgil Mimmo Pantaleo, ricordando che a muoversi verso Roma “saranno 9 treni speciali e quasi 1.000 pullman, organizzati dai cinque sindacati promotori, Ma questo è un dato ancora incompleto perchè tanti saranno i gruppi e le delegazioni che si sono autorganizzate”. Il concentramento è previsto alle ore 9 in piazza della Repubblica, il corteo giungerà in piazza del Popolo dove per la Cgil parlerà il segretario generale Guglielmo Epifani.


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33

I più letti

Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL