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Rainews-Scuola. Sul sito del ministero dell'istruzione la bozza di riforma delle superiori

Scuola. Sul sito del ministero dell'istruzione la bozza di riforma delle superiori Letizia MOratti Roma, 18 gennaio 2005 È disponibile da oggi sul sito del ministero della Pubblica Istruzi...

18/01/2005
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Scuola. Sul sito del ministero dell'istruzione la bozza di riforma delle superiori

Letizia MOratti

Roma, 18 gennaio 2005

È disponibile da oggi sul sito del ministero della Pubblica Istruzione la bozza di riforma del secondo ciclo di istruzione, i licei per intenderci. Otto in tutto, cinque senza indirizzi specifici (classico, scientifico, linguistico, musicale/coreutico e delle scienze umane) e tre che prevedono specializzazioni (artistico, economico e tecnologico).
I giovani che vorranno inserirsi prima nel mondo del lavoro e delle professioni, a tredici anni potranno scegliere il sistema della formazione professionale la cui organizzazione spetterà, ma progressivamente, alle singole regioni.

Gli otto licei avranno una durata di cinque anni e saranno articolati in un sistema 2+2+1, con esami e valutazioni alla fine di ogni biennio e un esame di stato conclusivo, propedeutico alla prosecuzione degli studi.
Gli studenti saranno obbligati a frequentare per almeno tre quarti dell'orario annuale, pena l'invalidita' dell'intero anno. La valutazione, comunque periodica e annuale, sarà biennale al fine di verificare l'ammissibilità al biennio successivo e riguarderà il profitto, ma anche il comportamento. Alla fine del quinto anno ci sarà ancora l'esame di stato che chiuderà il percorso di studi. Vi è la possibilità di passaggi tra tutti i percorsi, "garantita - si legge nel testo - da un sistema di crediti e certificazioni per qualsiasi segmento del secondo ciclo che sia stato frequentato con esito positivo". E' inoltre prevista l'alternanza
scuola-lavoro per entrambi i sistemi. E "agli studenti di entrambi i percorsi sarà data infine la possibilità di effettuare stage e tirocini in modo da confrontarsi con la società e con il mondo del lavoro".

L'istruzione e formazione professionale
L'istruzione e formazione professionale sarà progressivamente di competenza delle regioni che assicureranno i livelli essenziali delle prestazioni e dell'orario annuale obbligatorio che sarà di almeno 990 ore, di cui tre quarti a frequenza obbligatoria e il restante 25% destinato all'apprendimento in luoghi di lavoro. "Titoli e qualifiche rilasciati dalle istituzioni di istruzione e formazione professionale a conclusione di percorsi di durata almeno quadriennale - si legge ancora nel testo - potranno consentire l'accesso all'istruzione e formazione tecnica superiore e consentiranno di sostenere l'esame di Stato utile per accedere all'universita' e all'alta formazione artistica, musicale coreutica previa la frequenza di un corso annuale realizzato d'intesa con licei, universita' e alta formazione.

Quattro gli obbiettivi del ministro Moratti: consolidare ed innalzare i livelli culturali sia nei licei sia nell'istruzione e formazione professionale; superare le disuguaglianze sociali perpetuate dall'attuale sistema educativo, garantendo pari opportunità di scelta a tutti gli studenti, anche a coloro che provengono da famiglie economicamente e socialmente più deboli; garantire, grazie a una maggiore libertà di scelta, un maggiore successo formativo per tutti; contrastare il fenomeno della dispersione scolastica elevando l'obbligo scolastico fino al 18° anno di età".

La Cgil lamenta di non aver ricevuto la bozza
"Ferma e indignata protesta" della Cgil scuola rivolta al ministro dell'Istruzione. Enrico Panini, il leader della Flc-Cgil, ha inviato al ministro Letizia Moratti e ai responsabili degli alti uffici del dicastero di Viale Trastevere un telegramma in cui si sottolinea come la Cgil non abbia ricevuto la bozza di riforma delle superiori. "Da diverse ore sul sito del ministero - scrive infatti Panini - appare la notizia che ai sindacati della scuola sarebbe già stata consegnata la bozza del decreto legislativo relativo alla scuola secondaria di secondo grado, mentre a distanza di oltre quattro ore dall'annuncio, questa organizzazione sindacale non ha ancora ricevuto un solo rigo di tale provvedimento".


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