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Quota 96, anche il governo dice sì. La norma entra nel decreto sulla pa

Verso l'uscita anticipata dei 4 mila prof vittime della Fornero

08/07/2014
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ItaliaOggi

Nicola Mondelli

Improvvisa accelerazione per la proposta di legge Ghizzoni (Pd) e Marzana (M5S) volta ad estendere il diritto di accesso alla pensione con i requisiti previgenti prima dell'entrata in vigore dell'articolo 24 del decreto legge 201/2011 anche al personale della scuola che tali requisiti ha maturato entro il 31 agosto 2012.
La svolta, dopo mesi di incomprensibile resistenza da parte del ministro dell'economia e delle finanze, è documentata da una dichiarazione rilasciata mercoledi scorso da Francesco Boccia (Pd), presidente della commissione bilancio, tesoro e programmazione della Camera, al termine dei lavori della commissione riunita per concludere l'esame della proposta di legge Fedriga e Caparini recante modifiche alla disciplina dei requisiti per la fruizione delle deroghe riguardanti l'accesso al trattamento pensionistico da applicare ai lavoratori esodati.

Fuori da questa previsione, il personale della scuola forzatamente ancora in attività di servizio non avendo avuto la possibilità di accedere al trattamento pensionistico con i requisiti anagrafici e contributivi richiesti dalla normativa previgente, appunto, l'entrata in vigore del predetto articolo 24.

In commissione bilancio, è stato però approvato all'unanimità un emendamento da inserire nel decreto legge di riforma della pubblica amministrazione 24 giugno 2014, n. 90, emendamento che riprende integralmente la risoluzione Saltamartini (Ncd). Tale soluzione, che era stata approvata all'unanimità nello scorso mese di marzo in commissione lavoro, impegnava il Governo a individuare le risorse necessarie ai fini dell'adozione di urgenti iniziative normative volte a prevedere che i requisiti per il pensionamento previgenti la riforma Fornero continuino ad applicarsi ai lavoratori della scuola che abbiano maturato gli stessi requisiti entro l'anno scolastico 2011/2012, ai sensi dell'articolo 59, comma 9, della legge 27 dicembre 1997, n. 449.

La richiesta di inserire l'emendamento nel decreto di riforma della pa, ha ricordato ancora il presidente Boccia, è stata accolta dal sottosegretario al lavoro, Massimo Cassano.

«È necessario», ha sostenuto Boccia, «consentire ai 4 mila insegnanti, come stimati dal ministero dell'istruzione, che potrebbero andare in pensione, di fare domanda entro la fine di agosto, permettendo così ad altrettanti giovani insegnanti di entrare finalmente nel mondo della scuola a tempo indeterminato».

Ora non resta che attendere la conversione in legge del decreto legge di riforma della pa per verificare che l'emendamento non incappi ancora in altri ostacoli e diventi legge.


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