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Question time alla Camera:Moratti ministro del caos.

Question time alla Camera:Moratti ministro del caos. Piera Capitelli - 04-06-2003 PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca lo svolgimento di interrogazioni a risposta immediata alle quali rispond...

05/06/2003
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Question time alla Camera:Moratti ministro del caos.
Piera Capitelli - 04-06-2003

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca lo svolgimento di interrogazioni a risposta immediata alle quali risponderanno il ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, il ministro dell'interno, il ministro per i rapporti con il Parlamento ed il ministro delle attività produttive.
(Misure per garantire un corretto inizio dell'anno scolastico - n. 3-02334)

PRESIDENTE. L'onorevole Capitelli ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-02334 :

CAPITELLI, CARLI, CHIAROMONTE, GIULIETTI, GRIGNAFFINI, LOLLI, MARTELLA, SASSO, TOCCI, MONTECCHI, INNOCENTI e RUZZANTE. - Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. -

Per sapere - premesso che:

- i tagli alle risorse finanziarie destinate alla scuola introdotti con la legge finanziaria per il 2003 producono, tra l'altro, una riduzione negli organici dei docenti e del personale amministrativo e tecnico;
- si attende ancora la determinazione del contingente delle nomine a tempo indeterminato per gli anni 2002-2003 e 2003-2004;
- non sono note le iniziative volte ad evitare il vuoto creato per il prossimo anno scolastico dall'abolizione della legge sull'obbligo scolastico;
- manca la copertura finanziaria delle innovazioni previste dalla legge delega: generalizzazione della scuola dell'infanzia, insegnamento della lingua inglese nella scuola primaria, insegnamento della seconda lingua straniera nella scuola secondaria di primo grado -:

quali misure intenda adottare per garantire un corretto inizio dell'anno scolastico 2003-2004.

PIERA CAPITELLI. Signor Presidente, onorevoli colleghi, signor ministro, la situazione della scuola esprime concretamente incertezza, disagio e preoccupazione per alcune ragioni: i tagli agli organici, la mancata determinazione del contingente per le assunzioni in ruolo dei docenti per gli anni scolastici 2002-2003 e 2003-2004, l'attuazione della legge delega ed il vuoto normativo creato, per il prossimo anno scolastico, dall'abolizione dell'obbligo scolastico.
La bozza del primo decreto legislativo, inoltre, pone seri problemi di legittimità, che non possono sfuggire anche alle scuole, oltre che a noi: l'introduzione dell'insegnante tutor nella scuola primaria e la mancanza di una copertura finanziaria complessiva dell'intero programma del decreto legislativo.
Signor Presidente, crediamo che, in presenza di tanto caos, ci sia da chiedersi...

PRESIDENTE. Onorevole Capitelli...

PIERA CAPITELLI. ...e giriamo la domanda al ministro, con quali strumenti il Governo vorrà affrontare il problema del corretto e ordinato inizio dell'anno scolastico 2003-2004.

PRESIDENTE. Il ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, dottoressa Moratti, ha facoltà di rispondere.

LETIZIA MORATTI, Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
Signor presidente, onorevoli colleghi, vorrei innanzitutto ricordare che, già nel corso della passata legislatura, la legge finanziaria per il 1998 aveva previsto una riduzione del 3 per cento degli organici del personale docente, da realizzarsi nell'anno 1999, e la successiva legge finanziaria del 2000 aveva disposto un'ulteriore riduzione dell'1 per cento. Tali riduzioni non erano mai state realizzate dal precedente Governo, e da questo ne era derivata una rilevante spesa, non prevista né coperta.
Il nostro Governo si è posto l'obiettivo di ricondurre il rapporto alunni-docenti ai parametri europei. Le leggi finanziarie per il 2002 e per il 2003 hanno previsto riduzioni di organico, peraltro contenute, ed hanno destinato tutti i risparmi alla valorizzazione del personale docente. Un ulteriore obiettivo, infatti, è il riconoscimento del ruolo dei docenti, anche sul piano economico, così come testimoniato dall'intesa raggiunta recentemente sul contratto collettivo nazionale del comparto.
Il decreto della determinazione degli organici per l'anno scolastico 2003-2004, nella linea indicata dalla finanziaria per il 2003, ha operato il contenimento in maniera da consentire il mantenimento qualitativo del servizio scolastico, e non produrrà effetti negativi sul sistema scolastico-formativo. Le dotazioni sono state infatti determinate in relazione alle esigenze di funzionamento delle istituzioni scolastiche, tenendo conto sia del numero degli alunni iscritti e frequentanti, peraltro in costante e sensibile calo, specie nel sud, sia della serie storica e delle previsioni per il prossimo anno scolastico.
Per ciò che concerne le assunzioni, occorre tener presente che, negli ultimi due anni, le immissioni in ruolo hanno riguardato 63 mila docenti, poco meno di un decimo dell'intero
organico; per l'anno scolastico 2003-2004 è stata avanzata al Ministero dell'economia e delle finanze la richiesta per l'assunzione di ulteriori 21 mila unità di personale.
Quanto all'abrogazione della legge n. 9 del 1999, non vi è alcun vuoto normativo, perché la legge n. 53 del 2003 assicura il diritto all'istruzione e alla formazione per almeno 12 anni, e comunque sino al conseguimento di una qualifica entro il diciottesimo anno di età.
La piena realizzazione del diritto-dovere all'istruzione e alla formazione è uno degli obiettivi prioritari del Governo. Per l'anno 2003 stiamo concordando con le regioni, anche sulla base di esperienze maturate l'anno scorso, la realizzazione di forme di integrazione tra i sistemi dell'istruzione e della formazione professionale, che si concretizzano in piani didattici e formativi, in particolare per quei giovani che hanno manifestato un orientamento maggiormente volto a percorsi professionalizzanti.
I finanziamenti per l'attuazione dell'innovazione introdotti dalla legge delega sono determinati dalla stessa legge.
Per quanto riguarda le risorse, esse hanno consentito di integrare le dotazioni organiche della scuola primaria con 1.472 posti che consentiranno la formazione di un maggior numero di classi in conseguenza delle iscrizioni anticipate dei bambini e delle bambine che compiranno i sei anni entro il 28 febbraio 2004 e la diffusione dell'insegnamento della lingua straniera nella scuola primaria.

PRESIDENTE. L'onorevole Sasso, cofirmataria dell'interrogazione, ha facoltà di replicare.

ALBA SASSO. Signor ministro, non siamo soddisfatti della sua risposta. Quando nei vostri spot pubblicitari affermate che la riforma sta mettendo al centro la persona non dite tutto.
Il primo decreto sulla scuola dell'infanzia, elementare e media, che ancora non vede la luce nel Consiglio dei ministri, non ha i soldi per camminare e non parla di una scuola nuova, ma di una scuola che torna indietro. Le famiglie hanno bocciato la vostra proposta di anticipo (vi sono state pochissime iscrizioni), così come l'ha bocciata l'associazione nazionale dei comuni.
Tornate al maestro unico e tuttologo, buttando a mare vent'anni di lavoro della scuola, le esperienze migliori ed il team degli insegnanti che ci viene invidiato da tutta Europa, proponete percorsi differenziati per i bambini, tornate ad una scuola di inizio secolo. Altro che una scuola che cresce con voi, come dicono gli spot pubblicitari!
Intanto diminuisce l'insegnamento dell'inglese e l'informatica è già a pagamento. Addirittura, scompare il tempo pieno e le classi sono più affollate. Portando tutte le cattedre a 18 ore con il provvedimento che viene definito decreto sfascia-organici, continuate a bloccare le immissioni in ruolo.
Signor ministro, voi non state mettendo la gente in ruolo, ma state creando il più grande carosello di insegnanti che si sia mai visto nella scuola italiana con un danno per gli studenti e con un danno permanente alla qualità della scuola secondaria. State imponendo sperimentazioni alle scuole, spesso senza il parere positivo del collegio dei docenti, come è avvenuto all'istituto Marconi di Bari. Avete diminuito l'obbligo scolastico e ancora non avete predisposto un piano organico complessivo per il prossimo settembre quando i ragazzi concluderanno la terza media.
Proteste da tutta Italia, prese di posizione di interi collegi e, oggi, occupazioni sono la concreta dimostrazione che cresce l'insofferenza e l'opposizione alle vostre scelte.
Il vostro Governo produce meno scuola per tutti, meno qualità per tutti e meno diritti per tutti. State creando un caos, signor ministro, e continuate a chiamarlo riforma (Applausi dei deputati dei gruppi dei Democratici di sinistra-l'Ulivo e della Margherita, DL-l'Ulivo).

Camera dei Deputati seduta del 4 giugno 2003


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