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Pubblico impiego, sindacati: ''Rinnovi fermi, pronti a mobilitazione''

Qutoridianonet Ultimatum da Cigl, Cisl e Uil a Palazzo Chigi Pubblico impiego, sindacati: ''Rinnovi fermi, pronti a mobilitazione'' Se entro luglio la situazione non si sblocca il sindac...

20/07/2005
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Qutoridianonet
Ultimatum da Cigl, Cisl e Uil a Palazzo Chigi
Pubblico impiego, sindacati: ''Rinnovi fermi, pronti a mobilitazione''

Se entro luglio la situazione non si sblocca il sindacato è pronto a riprendere le agitazioni già da settembre.

Roma, 19 lug. (Adnkronos) - Acque di nuovo agitate sul fronte dei rinnovi contrattuali del pubblico impiego. A quasi due mesi dalla firma, l'accordo di Palazzo Chigi è ancora inattuato e da Cgil, Cisl e Uil arriva un nuovo ultimatum: se entro luglio la situazione non si sblocca avviando i tavoli negoziali, il sindacato è pronto a riprendere la mobilitazione già dal prossimo mese di settembre. ''Dell'ennesimo rinvio -affermano in una nota unitaria i segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil Giampaolo Patta, Nino Sorgi e Antonio Foccillo- si è fatto protagonista il governo. Nel Protocollo si affermava che i suoi contenuti dovevano essere attuati con 'tempestività', che il protocollo si applicava a tutti i contratti pubblici, e che il governo si impegnava a stanziare le risorse necessarie. Tre affermazioni chiare e condivise. Ma poi più nulla!''. ''Sono passati 2 mesi - dichiarano i segretari confederali - e nessuna direttiva è stata varata ed è arrivata all'Aran. La Conferenza Stato-Regioni non ha tuttora dato certezze per l'applicazione dell'accordo a tutte le Amministrazioni a finanza propria (Regioni, Sanità, autonomie locali, Università, enti pubblici non economici, agenzie fiscali, ricerca). Nel Dpef si afferma che 'occorre concludere i contratti di lavoro', ma senza dare precise indicazioni e soprattutto ignorando completamente il capitolo risorse economiche''. ''E nel frattempo - aggiungono i sindacati - in Parlamento il governo va avanti con le sue risposte alle lobbies, stravolgendo il sistema contrattuale e la contrattualizzazione del rapporto di lavoro del pubblico impiego. La spesa corrente aumenta, e quei rigoristi che non volevano il rinnovo dei contratti pubblici stanno a tacere''. Ora, Cgil, Cisl e Uil e le categorie del pubblico impiego, della Scuola, dell'Università e la ricerca, ''non sono disponibili ad ulteriore attesa'' e ''dichiarano sin d'ora che se entro il mese di luglio il governo non assumerà tutte le iniziative necessarie per il rispetto dell'accordo del 27 maggio ad iniziare dall'avvio di tutti i tavoli contrattuali, a settembre decideranno la ripresa della mobilitazione anche finalizzata ad ottenere le risorse necessarie per la prossima stagione contrattuale 2006/2009''.


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