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Prove sul computer e test di inglese Ecco le novità Invalsi

Partono la prossima settimana: interessati 2,2 milioni di studenti. Da quest’anno più spazio a risposte aperte. Ma i Cobas danno conferma dello sciopero

03/05/2013
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La Stampa

di Flavia Amabile - Roma

Dalla prossima settimana 2,2 milioni di studenti torneranno ad affrontare le tanto temute - e anche un po’ contestate - prove Invalsi. I primi a cominciare saranno il 7 e il 10 maggio gli alunni della primaria (seconda e quinta primaria). Il 14 maggio sarà la volta degli studenti della prima media e il 16 di quelli della seconda classe delle superiori. Il 17 giugno, infine, toccherà ai circa 600mila studenti di terza media per i quali il test è particolarmente impegnativo e decisivo: viene svolto all’interno dell’esame di Stato e vale un sesto del voto d’esame complessivo.

Ci sono alcune novità rispetto agli anni precedenti. «Intanto sul piano organizzativo tutti i dati saranno raccolti elettronicamente - ha spiegato Roberto Ricci, dirigente di ricerca Invalsi - poi, è stato maggiore spazio a domande aperte, sia in matematica sia in italiano, insistendo su aspetti di competenza più che di conoscenza per capire il ragionamento compiuto dallo studente nel dare le risposte».

Altre novità arriveranno dal prossimo anno. Si sta mettendo a punto una prova per l’ultimo anno delle superiori che sarà effettuata su pc tra gennaio e febbraio del 2014. Potrebbe essere la base di una nuova prova da inserire in un’ipotetica riforma della maturità di cui si parla da tempo. E dal 2016 si vorrebbe aggiungere anche una prova in inglese. Solo in alcune scuole campione e non ogni anno, a partire dal 2013-14 dovrebbero partire delle prove per l’accertamento della lingua inglese al termine dell’ultimo anno della primaria e della terza media. E poi anche per le materie scientifiche.

Infine, è in programma la pubblicazione in rete, dai primi mesi del 2014, di una «banca prove» da mettere a disposizione delle singole scuole per compiere proprie valutazioni anche nel corso dell’anno.

Nemmeno l’introduzione di un maggior numero di risposte aperte ha placato la protesta dei Cobas. Confermato lo sciopero: l’astensione del personale è prevista in corrispondenza delle prime prove di ogni livello scolastico: 7, 14 e 16 maggio. Previste anche manifestazioni in numerose città e, a Roma, il 7 e il 16 sit-in davanti al ministero dell’Istruzione. In queste settimane - ricordano i Cobas - contro i quiz si sono pronunciate centinaia di assemblee e convegni di docenti e Ata», ed è stato lanciato un appello, «che ha raccolto già molte migliaia di firme» in cui si denuncia che «i quiz standardizzati avviliscono il ruolo dei docenti e della didattica, abbassando gravemente la qualità della scuola».

Le verifiche - risponde l’Istituto - propongono stimoli cognitivi e non quiz nozionistici, non possono e non vogliono essere il metro di giudizio sul singolo alunno» e anche nel caso della prova di terza media, «il suo peso è solo parziale».

La restituzione delle prove con i risultati alle singole scuole avverrà quest’anno prima del solito, all’inizio di settembre mentre il Rapporto nazionale sarà presentato l’11 luglio.


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