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Proteonews-C'E' IL PROGRAMMA DISCUTIAMONE

C'E' IL PROGRAMMA DISCUTIAMONE 23 gennaio 2006 E' uscita la bozza del programma dell'Unione sulla scuola, università e ricerca. Il programma del Polo è noto e l'abbiamo vissuto sulla nostra p...

25/01/2006
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Proteo Fare Sapere

C'E' IL PROGRAMMA DISCUTIAMONE
23 gennaio 2006

E' uscita la bozza del programma dell'Unione sulla scuola, università e ricerca.
Il programma del Polo è noto e l'abbiamo vissuto sulla nostra pelle.
Una prima lettura mi induce a queste considerazioni.
Essendo un programma di coalizione è un po' come una piattaforma contrattuale, deve contemperare diversi punti di vista e come prima chiave di lettura si tratta di capire se le mediazioni tra i vari soggetti politici sono tali da reggere la prova del governo.
Per leggerlo bisogna anche sapere che non ci può essere propriamente tutto quello che uno pretendeva: lo impone la logica di coalizione.
Osservo che è una ipotesi di programma che spazia tra scuola, università e ricerca.
L'intuizione, dunque, di organizzare la presenza della Cgil nel mondo della conoscenza con sindacato dedicato: la Cgil della conoscenza, ha fatto scuola.
Noto poi sui temi del sapere, della scuola, dell'università e della ricerca assonanze concettuali notevoli col programma sulla conoscenza della Flc Cgil e con le tesi della Cgil.
Interi paragrafi sulla ricerca e sull'università ricalcano nostri ragionamenti. Non è poco e non era scontato.
Infine sulla scuola quando sento parlare di valorizzazione dell'infanzia e del tempo pieno, di obbligo fino a 16 anni e di obbligo formativo fino a 18 in positivo leggo una proposta diametralmente opposta a quella del polo, mi rassereno. Non trovo l'abrogazione della legge Moratti, come vorrei, ma leggo che saranno abrogate tutte le norme in contrasto con il programma enunciato, ne colgo la mediazione, ma leggendo, mi convinco che se ci sarà coerenza con quanto affermato, allora si dovrà abrogare tutta la legge Moratti.
Leggo che si dovranno investire risorse per la scuola e che occorrerà valorizzare il personale dal punto di vista economico, nonché, che occorrerà risolvere la questione del precariato.
Un programma dunque molto, ma molto costoso.
Mancano cose, ma mi dispiacerebbe che la campagna elettorale fosse giocata su quello che manca e non sul fatto che quella piattaforma, pur non trovando tutti d'accordo al 100% deve unire, anziché dividere. Ci faremmo del male, non abbiamo ancora vinto ed i voti per fermare Berlusconi e la Moratti vanno cercati uno ad uno.
Manca un impegno preciso per l'obbligo ai 18 anni, condizione minima di cittadinanza per entrare a pieno titolo nella società della conoscenza, ma non è neppure escluso e diventerà materia su cui si eserciterà nei prossimi anni l'autonomia politica della Cgil. Avremo modo e tempo per chiedere che l'obbligo scolastico venga esteso ai 18 anni, entro la fine della legislatura, come ci siamo prefissati.
Si accenna a cose importanti, quali organismi di rappresentanza istituzionale stile CNPI anche a livello regionale, cosa che convince, ma se fossero il tentativo di riesumare ordini professionali o vagheggiare improbabili stati giuridici, si deve sapere che questo sarebbe in contrasto con una strategia elaborata in questi anni da Cgil Cisl e Uil , tendente a contrattualizzare i rapporti di lavoro, sarebbe in contrasto con quelle parti del programma dell' Unione che parlano della necessità di liberare le professioni ed in contrasto con i processi di semplificazione legislativa portati avanti in questi anni.
Se si vuole fare un patto con la scuola, come si propone nel programma, noi ci saremo e si deve sapere che saremo pronti ad incalzare il governo dell'Unione sulle sue proposte programmatiche per esigerle. La nostra autonomia politica, la nostra forza e soprattutto il ruolo che abbiamo conquistato in questi anni duri è tale che ci consentirà di lavorare per rilanciare con successo una nostra piattaforma politica il cui il baricentro è e resta l'obbligo scolastico a 18 anni per tutti.

Omer Bonezzi, presidente Proteo Fare Sapere


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