Pronti i tagli a immobili e servizi
Spending review sui consumi intermedi del ministero. Il capitolo più spinoso riguarda gli organici
Alessandra Ricciardi
della spending review sul bilancio di viale Trastevere a cui sta lavorando lo staff del ministro dell'istruzione, Francesco Profumo, in collaborazione con gli esperti del ministro dei rapporti con il parlamento, Piero Giarda. Via agli affitti di immobili, tra questi anche la sede faraonica di Piazzale Kennedy a Roma (40 mila metri quadrati di uffici dove lavorano meno di 400 persone, costo: 7,5 milioni di euro per il solo affitto). Risparmio complessivo 9 milioni di euro entro il 2013 sui 12 milioni oggi spesi. C'è poi il capitolo servizi: per i consumi dell'amministrazione, tra sede centrale e sedi regionali, si spendono circa 940 milioni di euro: troppi, saranno ridotti tra il 15 e il 20% con un sistema centralizzato di acquisti. Il modello è quello della Consip e del mercato elettronico. Modello che potrebbe essere esteso anche agli acquisti delle singole scuole. Il ministero dovrà poi intervenire sul capitolo più corposo, quello delle spese per il personale. Corposo e delicato, visto che impatta sul servizio agli studenti e sull'organizzazione e si intreccia con le competenze che in materia detengono le regioni. Finora solo sulla Carta anche se si tratta di quella costituzionale.
Per eliminare il grasso, viale Trastevere si libererà entro l'anno dell'affitto di piazzale Kennedy, di due depositi a Fiano Romano, costo 600 mila euro l'anno. Al lavoro 16 commissioni d'analisi, già scartati 12 container di documenti, pari a 4,5 Km di carta. A ottobre inizierà la digitalizzazione dell'archivio storico. C'è poi la sede di via Carcani, un edificio da 16 mila metri quadrati che prima era di proprietà, poi è stato cartolarizzato con la Scip per essere così preso in affitto a 2,4 milioni di euro annui. Finora però era largamente inutilizzato in attesa di lavori di ristrutturazione il cui bando è stato emanato in questi giorni.
Ci sono poi le spese per gli acquisti che vedranno la generalizzazione del modello Consip, dalle pulizie alla cancelleria. «Procedere con il bisturi, niente mannaia», è il modus operandi concordato da Luigi Fiorentino, capo di gabinetto di Profumo , e Giuseppe Catalano, invitato all'Istruzione da Giarda. Il documento finale di revisione della spesa pubblica è atteso per fine maggio. Secondo quanto risulta a ItaliaOggi, oltre a beni e servizi, saranno riviste la gestione del bilancio, con una diversa modulazione dei flussi finanziari tra stato e sedi locali; la gestione del personale, che significa ripassare in rassegna la disciplina dei distacchi e comandi; ma anche la gestione degli organici in attuazione del titolo V della Costituzione. Un argomento che a viale Trastrevere prendono con le pinze, viste le sensibilità di partiti e sindacati quando si parla di regionalizzazione della scuola. «La gestione del personale non implica affatto contratti diversi sul territorio», dicono dal ministero, «né tantomeno discipline diverse per le assunzioni». Inutile dire che però è proprio dalla gestione dei dipendenti, circa un milione tra ministeriali, docenti, dirigenti assistenti e amministrativi, che potranno arrivare risparmi consistenti, visto che dei 53 miliardi di euro annui di bilancio oltre il 90% è spesa per il personale.
Non sarà un caso che su questo capitolo la prudenza regna sovrana.