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Promossi o bocciati solo ogni due anni

18/01/2002 16:56 SCUOLA, PROMOSSI O BOCCIATI SOLO DOPO OGNI BIENNIO Roma, 18 gen. - (Adnkronos) - Addio ai debiti scolastici. Con la nuova SCUOLA cambia il metodo di valutazione: gli studenti d...

18/01/2002
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18/01/2002 16:56
SCUOLA, PROMOSSI O BOCCIATI SOLO DOPO OGNI BIENNIO

Roma, 18 gen. - (Adnkronos) - Addio ai debiti scolastici. Con la nuova SCUOLA cambia il metodo di valutazione: gli studenti di ogni ciclo scolastico, verranno giudicati ogni due anni e al termine di ogni biennio, saranno promossi o ''fermati''. A ricordare la novita', contenuta nel disegno di legge di riforma del sistema scolastico, messo a punto dal governo, e' stata il sottosegretario all'ISTRUZIONE Valentina Aprea, nel corso del convegno organizzato a Roma dalla Gilda.

Nel progetto si prevede, infatti, una articolazione del percorso di studi in bienni didattici, questo vuol dire che i ragazzi saranno valutati al termine di ogni biennio. ''Il via libera o lo stop'' avverranno cioe' al termine della seconda elementare, della quarta elementare e della prima media. In questo modo scompare l'esame di quinta elementare, mentre viene introdotto l'esame di Stato al termine della terza media. Esame che comprendera' anche una prova a carattere nazionale. ''I docenti avranno la possibilita' -ha spiegato la Aprea- ogni due anni di promuovere o di 'fermare' gli studenti rispetto all'ordine di SCUOLA frequentato e, ogni due anni, il sistema nazionale valutera' in ingresso gli apprendimenti e la qualita' complessiva del sistema''.

La filosofia di fondo, ha concluso il sottosegretario, e'che ''bisogna colmare i debiti formativi prima di procedere''. Il sottosegretario all'ISTRUZIONE ha anche detto che se l'ingresso all'asilo sara' anticipato ai due anni e mezzo, potrebbero debuttare nuove figure professionali accanto alle tradizionali maestre. ''Rispetto a questo ingresso anticipato -ha spiegato la Aprea- sara' possibile anche immaginare presenze professionali diverse, piu' idonee ad accudire bambini cosi' piccoli''. Si tratta, comunque, ha sottolineato il sottosegretario, di una ipotesi ''che viaggia parallelamente alla volonta' di introdurre questa possibilita' di anticipo''. Ipotesi condivisa dal responsabile SCUOLA di An, Giuseppe Valditara, che la giudica senz'altro ''una soluzione interessante''. Quanto ai possibili costi dell'operazione, Valditara ha ricordato che ''il governo ha preventivato uno stanziamento di circa 19 mila miliardi complessivi, tra valorizzazione e stipendi dei docenti e finanziamento delle riforme. Credo dunque -ha concluso- che vi sia una compatibilita' finanziaria di fondo e che non esistano problemi sul finanziamento della riforma''.

La Aprea ha anche affermato che sara' il Consiglio dei ministri a decidere sulla delega al governo in materia di ISTRUZIONE. In ogni caso, ha precisato la Aprea, ''non sara' comunque una delega di principi, ma una delega che riprendera' tutti i punti piu' importanti e illustrera' tutti i nuovi aspetti della riforma, esattamente come avevamo ipotizzato di descriverli in un ddl''. Quanto ai tempi, il sottosegretario non si e' sbilanciato, ''nello scorso Consiglio dei ministri si e' fatta una prima lettura e si e' deciso di consentire un approfondimento da parte dei ministri interessati, vedremo se sara' possibile gia' la prossima settimana proseguire la discussione''. Secondo la Aprea, ''si potrebbe anche fare un disegno di legge di un solo articolo, ma il punto e' che vogliamo fare una riforma organica della SCUOLA''


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