Profumo: altri tagli ma non alla scuola
"Credo che il Governo abbia la consapevolezza che il Paese possa ripartire da scuola e ricerca. Saranno altri i tagli". Ha detto così il ministro per l'Istruzione, Francesco Profumo, a margine di un convegno di Confindustria Digitale, rispondendo ai cronisti che gli chiedevano se ci saranno altri interventi restrittivi sulla scuola.
E ha pure detto: "C'è un'attenzione particolare rispetto a questo e sono certo che saranno altri i tagli che dovranno intervenire nel Paese". Il Miur stanzierà oltre due miliardi di euro per lo sviluppo delle comunità intelligenti.
Il ministro ha specificato pure che i fondi saranno allocati con dei bandi e che un miliardo 140 milioni saranno destinati alle regioni del sud e un altro miliardo e 100 milioni saranno invece messi a disposizione delle regioni del centro-nord.
Un'occasione per investire in cultura in modo compatibile con la crisi: è questa l'Agenda digitale secondo il ministro per l'Istruzione:''Credo che l'Agenda digitale italiana sia una grande occasione per guardare all'obiettivo di contenimento della spesa con le lenti del piano economico-patrimoniale e non con quelle della mera contabilità di Stato."
Ha poi aggiunto: "Gli obiettivi di riconfigurazione strutturale della macchina pubblica e della sua riconduzione ad efficienza attraverso la digitalizzazione dei suoi processi sono a mio parere così prossimi nel tempo da consentirci di immaginare un piano di investimenti specifici all'Agenda Digitale compatibili con l'attuale situazione di finanza pubblica".
Una situazione "difficilissima", ha osservato, ma che non deve chiudere le porte ad un processo di modernizzazione del Paese: "Io credo – ha detto ancora il ministro – che esistano alcune strade che vale la pena percorrere".
Ad esempio sono partiti i progetti ''Scuola in chiaro open data'', che intende rendere pubblicamente accessibili i dati sulla scuola italiana, e Smart cities.
L'obiettivo ultimo, ha concluso il ministro, è fare dell' Agenda digitale "uno strumento non solo di innovazione tecnologica, ma anche sociale, e che dia un contributo reale al miglioramento della qualita' di vita dei cittadini".