Profumo ai sindacati: oltre al merito tanti soldi per la scuola

ROMA - Difende il suo «pacchetto merito» il ministro Profumo. E lo fa, mentre le critiche non accennano a placarsi, anche indirizzando una lettera ai sindacati della scuola. Nella quale scrive che gli interventi sul merito in agenda domani in consiglio dei ministri sono solo «complementari»: «Impegniamo qualche decina di milioni», non più di 30, «per le misure a favore dell'impegno nell' eccellenza e più di un miliardo per la scuola di tutti».
Non soltanto meritocrazia, dunque, nell’agenda Profumo, ma anche altro. Per la prima volta dopo sette anni consecutivi - fa notare il ministro ai sindacati - i cicli scolastici manterranno lo stesso organico del 2011-2012; è stato reperito un miliardo di fondi europei per il sud; 117 milioni per cento scuole di «seconda occasione»; altri 400 per gli asili nido, ancora al Sud. E - assicura ancora Profumo - per il diritto allo studio le risorse disponibili sono passate da 110 milioni di euro a quasi 150.
Ma le perplessità restano e si aspetta di vedere quali saranno le carte che il ministro scoprirà domani. Intanto - osserva Giuseppe Fioroni, ex titolare del dicastero di viale Trastevere - «sono saltati completamente gli interventi a sostegno del diritto allo studio». Francesca Puglisi, responsabile scuola del Pd, si dice «felice» di apprendere che i preliminari del provvedimento sul merito circolati in questi giorni non corrispondono ai contenuti finali. E se per gli studenti dell'Udc quanto dichiarato ieri da Profumo «smentisce chi credeva che il sistema istruttivo si sarebbe dimenticato della maggioranza degli alunni», la Rete degli studenti chiede il ritiro del pacchetto merito.