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Professori, attori e giornalisti al capezzale della scuola italiana

Festa della Conoscenza» affollata al Fuori Orario, tra gli ospiti Antonio Padellaro

30/10/2010
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Gazzetta di Reggio

ROBERTO FONTANILI

«Quella della Gelmini non è una riforma ma solo un insieme di tagli»

Si sono presi in giro alla grande i «prof» che si sono ritrovati giovedì sera alla «Festa della Conoscenza», organizzata dal sindacato di categoria Fcl della Cgil di Reggio e Parma, al Fuori Orario di Taneto, che ha visto tanti ospiti, tra cui il direttore de «Il Fatto» Antonio Padellaro.
 E ancora il conduttore di «Presa diretta» su Rai Tre Riccardo Iacona e Moni Ovadia in video collegamento, il disegnatore satirico Marco Scalia e il segretario nazionale Fcl Mimmo Pantaleo. Tutti al capezzale della scuola italiana.
 Hanno usato le armi dell’ironia, autoironia, satira, sarcasmo, o meglio come clava, per sconfiggere quel «senso di non insediamento», che è quello del precario, come ha fatto nel suo monologo l’attore Luca Crescuoli del Piccolo di Milano o il professor Ivan Levrini, nel suo soliloquio, per tentare di convincere e auto convincersi ad accettare «quel processo di retrocessione sociale dell’insegnante oggi a livello di un impiegato dell’Inps».
 Tra un piatto, un bicchiere, le chiacchiere con il vicino di banco e le diverse attrazioni sul palco del Fuori Orario, l’aria era quella festaiola, con tanto di aeroplanini di carta in volo, se l’ospite di turno la tirava troppo per le lunghe. E qualche volta è capitato, così come è capitato che la conduttrice - che di professione non fa l’insegnante - abbia interrotto una professoressa che esprimeva un giudizio diverso dal suo pensiero, per impartirle una lezione di pedagogia.
 La serata ha offerto in più occasioni spunti di riflessione, sopratutto negli interventi di Padellaro, che ha invitato a tener conto della cosa più importante di cui si occupa la scuola: gli studenti.
 Un invito fatto anche per evitare che la serata e più in generale la protesta degli insegnanti giochi solo di rimessa, anziché sviluppare nel paese un grande movimento d’opinione per ribaltare l’impostazione del Governo Berlusconi. Che anche quando approva una riforma, come quella dell’Università, poi non la attua perché non ha le risorse, ha ricordato uno degli intervenuti.
 L’appuntamento al Fuori Orario ha rischiato di essere l’ennesima occasione in cui ci si sia confrontati tra chi era già arciconvinto che «quella della Gelmini non è una riforma, ma solo un insieme tagli per risparmiare risorse», ma è servito perché «questa riforma è per nulla casuale, poiché l’obiettivo è quello di privatizzare la scuola e la proposta della Gelmini di cedere alla società Scuola spa tutti gli edifici scolastici di proprietà degli enti locali, va in questa direzione», hanno sottolineato il segretario nazionale della Fcl-Cgil Pantaleo e Antonio Padellalo, che ha chiuso, parlando della drammatica situazione dell’informazione e della Rai. Altro argomento tanto d’attualità quanto scottante.


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