Prof, subito in busta paga i 150 euro della discordia
Il governo conferma: Prelievo sospeso. Soldi rimborsati a gennaio
ROMA L’ufficialità è in una nota, poche righe che tranquillizzano definitivamente gli insegnanti e il personale non docente (Ata). Tornano subito in busta paga gli euro che dovevano essere prelevati per restituire gli scatti maturati (e poi bloccati) nel 2012. Tutto questo avviene con un meccanismo di prelievo-restituzione che lascerà intatti gli stipendi di circa centomila lavoratori.
IL PRELIEVO
Non c’erano già dubbi che il prelievo sarebbe stato bloccato. Ma ora palazzo Chigi ha chiuso il capitolo delle rate (150 euro la prima) che aveva visto polemizzare il ministero dell’Economia e quello dell’Istruzione. Una tensione che si è sciolta con un passaggio obbligato: sarà proprio il ministero dell’Istruzione a trovare le risorse che copriranno l’uscita per gli stipendi aumentati con l’anzianità.
Il pagamento degli scatti potrà essere assicurato, comunica palazzo Chigi, «a seguito delle decisioni che verranno assunte nel prossimo Consiglio dei ministri per gli insegnanti che ne abbiano beneficiato nell'anno 2013». Si tratterà di un decreto legge per permettere agli insegnanti di rimanere nella stessa fascia stipendiale.
LA CANCELLAZIONE
Mentre il meccanismo della restituzione prevede un doppio passaggio: prima ci sarà un prelievo virtuale e poi una restituzione della stessa somma nella busta paga definitiva. L’annuncio del prelievo forzoso aveva avuto l’effetto di un ciclone non solo nel mondo della scuola, ma anche nel governo. Nel giro di 24 ore da quando il prelievo era diventato notizia pubblica, il provvedimento è stato cancellato. Ora si tratta di recuperare i circa 380 milioni che peseranno sulle uscite, cifra che comprende gli scatti dei 100mila che l'hanno già percepiti e di altri 100mila che l'avrebbero dovuti percepire dal 2013 con recupero da gennaio 2014. La somma è stata già individuata. I soldi verranno prelevati dal Mof (miglioramento dell'offerta formativa). Ma il ministro Maria Chiara Carrozza non ha perso la speranza che si trovi il modo di recuperare altrove almeno parte delle risorse necessarie.
I SINDACATI
E’ pronta allo sciopero la Gilda degli insegnanti. «Bisogna risolvere al tavolo contrattuale la vertenza delle progressioni di carriera 2012 e 2013», spiega Rino Di Meglio, a capo del sindacato. Per Mimmo Pantaleo, segretario generale della Flc Cgil, ora «è indispensabile affrontare le analoghe questioni che riguardano lavoratrici e lavoratori dei restanti comparti della conoscenza. L’università, la ricerca e Afam. Anche loro dal 2009 hanno visto la busta paga fortemente diminuita». E’ necessario «un forte segnale di rinnovamento sul versante delle politiche scolastiche», per Francesco Scrima, leader della Cisl scuola.
Alessia Camplone