Presidi, mai bandito il concorso:«E’ tardi, rischiamo la paralisi»
Promesso entro il 2010 da Gelmini, manca il sì di Tremonti
di ALESSANDRA MIGLIOZZI
ROMA - «Entro il 2010 verrà bandito un nuovo concorso per assumere 2.800 presidi». Parola di Mariastella Gelmini. A settembre il ministro dell’Istruzione aveva annunciato l’infornata di dirigenti scolastici (da quattro anni non si fanno assunzioni di questo tipo) per risolvere il problema ormai esplosivo delle reggenze: quest’anno circa 1.600 scuole su 10.000 non hanno un preside loro, ma un supplente preso in prestito da un istituto vicino. In quasi una scuola su cinque non c’è un dirigente titolare, ma un sostituto a ‘tempo’. Per migliaia di famiglie è un’impresa riuscire a parlare con il reggente, che deve barcamenarsi fra due istituti, far fronte a decine di consigli di istituto, confronti con i professori e scrutini. Per questo il ministro aveva annunciato un nuovo concorso da 2.800 posti. Una selezione innovativa e “basata sul merito”, sui titoli e non sulle anzianità. Ma quel bando non è mai uscito in Gazzetta Ufficiale e ora le associazioni della dirigenza e i sindacati di categoria lanciano l’allarme. Se entro gennaio non cominciano le pratiche per le assunzioni, che da sole durano oltre un anno, non solo non ci saranno i nuovi presidi necessari a settembre 2011, cosa ormai certa. Ma potrebbero non essere assunte le nuove leve nemmeno per il settembre del 2012. Considerando la media dei pensionamenti (800 all’anno), già nel 2011 saranno 2.400 circa le sedi vacanti. Se non si assume entro il 2012, a quel punto si salirà a oltre 3.000: il nuovo concorso non sarà bastato neppure per coprire il turn-over e un terzo delle scuole italiane non avrà un preside. Due associazioni di categoria, la Disal e l’Andis hanno scritto al ministro Gelmini, in questi giorni di festa, per sottolineare la gravità del ritardo. “Da quanto sappiamo- spiega Roberto Pellegatta, presidente Disal- il bando è pronto ed è alla firma del presidente della Repubblica. C’è anche l’ok della Regioneria dello Stato, ma manca il placet del Mef, del ministero dell’Economia e delle Finanze. Il problema forse è politico o forse c’è stata solo trascuratezza nel sollecitare l’ok del Mef per la pubblicazione in Gazzetta. Chiediamo al ministro Gelmini di dare una voce al suo collega di governo. Forse Tremonti vuole risparmiare, perché un preside reggente costa un decimo di uno assunto, ma così si indebolisce la scuola”. Le due associazioni, se non arriveranno risposte a stretto giro, contano di rivolgersi “direttamente a Napolitano” a metà gennaio. “L’assenza da oltre quattro anni di un concorso per nuovi dirigenti scolastici- scrivono al ministro- ci sembra non solo un grave danno alle scuole, ma un segno tangibile di trascuratezza per le istituzioni scolastiche autonome e per la professione dirigente in particolare”. Anche l’Anp, l’Associazione nazionale, presidi guidata da Giorgio Rembado, che è il principale sindacato di categoria, lamenta il forte ritardo. “Sui tempi del concorso- spiega Rembado- c’erano state ampie rassicurazioni da parte del ministero dell’Istruzione che, però, ormai sono alle nostre spalle, sono scadute. Per questo, a ridosso delle feste di Natale, abbiamo chiesto un incontro al ministro. Speriamo che a gennaio, alla ripresa delle attività, ci sia questo confronto per far partire il concorso. Altrimenti salta anche la scadenza di settembre 2012 per le nuove assunzioni, scadenza limite se non vogliamo avere più di un terzo delle scuole affidate a presidi-supplenti che possono anche fare i salti mortali, ma con inevitabili difficoltà di gestione degli istituti”.