Presidi, ecatombe al concorso. Il 90% non supera gli scritti
di Mario D'Adamo
Molto severi in Friuli e nel Molise, dove gli aspiranti a posti di dirigente scolastico sono stati ammessi agli orali in numero insufficiente a coprire tutti i posti messi a concorso, un po' più indulgenti in Umbria, dove i candidati ammessi superano di 16 unità i posti. Ma bisognerà aggiornare i dati nelle prossime settimane, quando si conosceranno sia l'entità dei (ri)dimensionamenti delle istituzioni scolastiche sia il numero dei dirigenti che chiedono di andare in pensione.
Intanto i bravi e fortunati candidati che hanno superato gli scritti devono affrontare gli orali, che in Umbria iniziano e terminano nello stesso giorno e in Friuli prendono una decina di giorni. Non si sa ancora nulla degli orali dell'Umbria, il cui ufficio regionale ha comunque avvertito che pubblicherà le date sul proprio sito e ciò avrà valore di notifica per gli interessati. I partecipanti alla prova selettiva del 12 ottobre 2011 sono stati 404 per il Friuli, 259 per il Molise e 526 per l'Umbria. Gli ammessi agli scritti sono stati, rispettivamente, 122, 62 e 148, un'ecatombe che è proseguita con l'orale, essendosi persi per strada più del 90 per cento dei candidati presenti alla preselezione. Il pesante contenzioso in corso non può non avere trovato motivazione, giustificazione e origine nei meccanismi che hanno portato a questi risultati. Se il trend si confermerà anche nelle altre regioni e se non ci saranno ritardi che complicheranno ancor di più l'ingarbugliata matassa di questo povero concorso, a settembre i neo dirigenti costituiranno una sparuta pattuglia.