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Premi al merito dei docenti, regole in arrivo. Sindacati pronti allo sciopero

Cgil, Cisl, Uil, Snals chiedono un incontro urgente al ministro: «No ad atti unilaterali»

30/03/2016
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Corriere della sera

Antonella De Gregorio

Un incontro urgente. E definitivo. I sindacati della scuola giocano l’ultima carta sul bonus per la «valorizzazione del merito dei docenti»: quei 200 milioni di euro introdotti dalla Legge 107 per premiare gli insegnanti più capaci di innovare la didattica, di potenziare le competenze degli studenti, di contribuire al miglioramento della comunità scolastica. Per poter «proseguire in un clima di corrette relazioni sindacali», Cgil, Cisl, Uil, Snals e Confsal chiedono al ministro un chiarimento politico («dopo che al tavolo tecnico si sono registrate posizioni inconciliabili», scrivono nella nota inviata al Miur) sull’attribuzione del «bonus per i prof». Chiedono che il premio (che è anche oggetto di un referendum abrogativo) sia concordata al tavolo sindacale, con le Rsu delle scuole, «in quanto elemento di salario accessorio» che, in quanto tale, va contrattato; e vogliono il coinvolgimento del collegio docenti nella definizione dei criteri per l’attribuzione del bonus. Criteri di cui «il comitato di valutazione dovrebbe poi tenere conto - spiega Mimmo Pantaleo, segretario Flc-Cgil -. Creando così una catena del consenso». In realtà, gli anelli della catena sono già saltati: il ministero ha chiuso su entrambi i punti.

La circolare

La circolare in arrivo, insieme alle indicazioni generali dovrebbe ribadire la non negoziabilità del bonus, e affidare la definizione dei criteri ai comitati di valutazione. «Che però non avranno un potere reale e alla fine sarà solo il dirigente a decidere - sostiene Pantaleo -. Così si aprirà una serie infinita di contenziosi nelle scuole». I criteri sono troppo ampi, difficili da comprendere, dice. Ma nel ring non c’è solo quella retribuzione aggiuntiva nata con la Buona Scuola e da sempre contestata: «La chiamata diretta dei docenti, la mobilità, il concorso che impedisce la partecipazione di molti prof non abilitati, il mancato rinnovo del contratto: i contenziosi non riguarderanno certo solo il bonus», dice Pino Turi, della Uil.

Sciopero

Quello che è certo, è che «il ministero sta esasperando il conflitto nelle scuole», dice Pantaleo. «Le divergenze sul premio ai docenti potrebbero fare da detonatore alla protesta», commenta Turi. I sindacati vedrebbero la circolare come un atto di sfida: «un atto unilaterale in questa materia è sbagliato», affermano. E preparano la risposta, «che potrebbe essere un nuovo sciopero nazionale»: la decisione verrà presa il 28 aprile all’assemblea nazionale delle Rsu di Cgil, Cisl, uil e Snals.


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