Precari, le opzioni del governo. Si stringe sul nodo assunzioni
Immissioni in ruolo scaglionate a partire da settembre e percorsi facilitati per i precari delle graduatorie di istituto: le ipotesi per la riforma in arrivo
Valentina Santarpia
Da una parte, l’assunzione dei 149 mila precari delle Graduatorie ad esaurimento, che potrebbe avvenire in due o più tranche. Dall’altra, il tentativo di dare un’opportunità anche ai supplenti delle graduatorie d’istituto, creando per loro condizioni agevolate per partecipare al prossimo concorso. Sembrano essere questi, a due giorni dall’evento organizzato dal premier Matteo Renzi per presentare la riforma della Buona scuola, i due punti intorno a cui stanno lavorando tecnici del Miur e deputati del Pd per mettere a punto i dettagli del testo. Dopo l’incontro con i sindacati, giudicato «deludente» perché privo di contenuti concreti, il decreto sta faticosamente prendendo forma, concentrandosi su quello che è universalmente considerato da tutti il nodo cruciale: le assunzioni, per le quali la legge di stabilità ha stanziato un miliardo.
L'opzione scaglioni
L’idea di non assumere in blocco tutti e 149 mila i precari in attesa nelle graduatorie ad esaurimento, ma suddividere l’immissione in ruolo in più blocchi scaglionati nel tempo è contenuta anche nella proposta di legge che i Cinque Stelle hanno appena presentato al ministro Stefania Giannini. E sembra che il ministro abbia confermato che questa è anche la sua linea: «Il piano di assunzioni dei 150 mila insegnanti, molto probabilmente non si esaurirà a settembre 2015, ma verrà spalmato negli anni successivi. Quindi, contrariamente a quanto sbandierato da Renzi nella presentazione della Buona Scuola, le Gae non saranno assorbite nell’anno scolastico 2015-2016», sostengono i parlamentari del Movimento 5 Stelle. In realtà la soluzione, per quanto rischi di deludere tutti quelli che speravano di prendere servizio dal 1° settembre, potrebbe avere la conseguenza positiva di diluire l’effetto impatto dell’arrivo dei precari nelle aule scolastiche, e dare il tempo ai dirigenti di organizzare meglio il coordinamento di tanta forza lavoro. Per accontentare chi lamenterebbe l’ingresso ritardato nel mondo della scuola, si potrebbe pensare ad un risarcimento economico per compensare gli stipendi mancati. Ma per ora resta solo un’ipotesi: il sottosegretario Davide Faraone chiosa: «Saranno assunti 150 mila precari entro settembre».