Personale Ata, i sindacati masticano amaro: perché altri 2.020 tagli?
Lo dicono Flc-Cgil, Cisl scuola, Uil scuola, Snals e Gilda, diffidando il Miur, alla vigilia dell’incontro sugli organici di amministrativi, tecnici ed ausiliari del prossimo anno: è una riduzione destinata a produrre enormi difficoltà. Però partita da lontano
Non ci sono davvero delle premesse convincenti sull’informativa ai sindacati, fissata dal Miur per il 10 giugno, a proposito degli organici del personale Ata per l’anno scolastico 2015/16.
Le organizzazioni sindacali firmatarie del Ccnl, in modo unitario, hanno infatti prodotto un documento-denuncia, attraverso il quale giudicano "grave e inaccettabile una riduzione di organico destinata inevitabilmente a produrre enormi difficoltà in una situazione che già vede le scuole reggere a fatica il peso di un buon funzionamento che si riesce ad assicurare con sempre maggior fatica". Il riferimento è al taglio previsto da diversi mesi, attraverso la legge di stabilità approvata a fine 2014, di altri 2.020 posti tra amministrativi, tecnici ed ausiliari.
In una nota unitaria, Flc-Cgil, Cisl scuola, Uil scuola, Snals e Gilda denunciamo quella che definiscono una situazione sempre più "insostenibile", che si accompagna alla diffida rivolta al Miur, affinché non dia avvio ad alcuna procedura "senza aver prima svolto, come dovuto, la prescritta informativa alle organizzazioni sindacali".
Sugli Ata, ormai da alcuni anni, sembra che ogni occasione è buona per ridurre gli organici: ricordiamo che con le riforme Gelmini-Tremonti, la categoria è stata fortemente penalizzata dalla cancellazione di oltre 2mila scuole autonome: ciò ha infatti comportato la soppressione di decine di migliaia di posti.