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Personale Ata, dimenticato nelle linee guida per la "buona scuola"

Non si può certo dire che gli Ata siano stati al centro dell'attenzione del documento la Buona scuola. Anzi son stati davvero maltrattati. Dimenticati, come se non fossero operatori dell'istruzione a tutti gli effetti.

11/10/2014
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La Tecnica della Scuola

Silvana La Porta

Ecco perché giunge una mozione per chiedere al Governo di assumere tutte le opportune iniziative “al fine di chiudere la graduatoria relativa al personale Ata impiegato nelle scuole trasformandola in graduatoria ad esaurimento analogamente a quella dei docenti”, ma anche per prevedere entro il 2015 - nelle linee guida sulla Buona Scuola - la stabilizzazione del personale Ata su tutti i posti vacanti e disponibili, superando l’attuale distinzione tra organico di diritto e di fatto.

E’ stata presentata dai deputati all'Ars Sicilia del Partito Democratico Mariella Maggio, Baldo Gucciardi, Antonella Milazzo e Giovanni Panepinto. Nel documento si chiede anche che, a partire dall'anno scolastico in corso, la graduatoria provinciale permanente Ata sia trasformata in una graduatoria provinciale ad esaurimento, con la possibilità di aggiornamento triennale e inserimento a pettine in altra provincia o regione, diversa da quella di immissione in ruolo del candidato.

I parlamentari regionali propongono pure di effettuare “un attento e puntuale monitoraggio, verificando la ripartizione dei contingenti concordata tra Miur, Usr e sindacati sulla programmazione triennale precedente di assunzioni a tempo indeterminato di personale Ata, secondo lo schema di decreto interministeriale che ne ha dato attuazione, essendo evidente la disomogeneità tra Nord, Centro, e Sud sulla ripartizione dei contingenti, assegnando maggiori posti in deroga”.

“L’attuale situazione - spiega Mariella Maggio - non tutela i predetti lavoratori precari, non coprendo stabilmente né i posti vacanti e disponibili su base provinciale, né garantendo organici funzionali alle effettive esigenze delle scuole o reti di scuole statali”.

Bisognerà attendere martedì per l’audizione in Commissione Lavoro.


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