Pensioni: governo e sindacati firmano un verbale condiviso
Camusso: "Abbiamo affrontato una parte dei problemi, ma la piattaforma di Cgil, Cisl e Uil continua a vivere". Pedretti (Spi): “Primo risultato importante frutto della nostra determinazione”. Il tavolo proseguirà su Ape e lavoratori precoci.
Governo e sindacati hanno firmato un verbale condiviso sul sistema pensionistico. L'intesa è stata raggiunta nel corso di un incontro presso il ministero del Lavoro (qui le foto). Il verbale è la sintesi del lavoro fatto con i sindacati negli ultimi mesi. "È stata affrontata una parte dei problemi. Molte più cose e risorse sarebbero state necessarie e perciò la piattaforma di Cgil, Cisl e Uil continua a vivere". Questo il primo commento su Twitter del segretario generale della Cgil Susanna Camusso: "È iniziato un buon lavoro che però deve proseguire. Ciò che la Cgil non condivide – ribadisce Camusso – è lo strumento dell'Ape", cioè il prestito pensionistico.
Con il verbale si individua in sostanza la road map che porterà l'esecutivo a introdurre la possibilità di andare in pensione di vecchiaia con 3 anni e 7 mesi di anticipo attraverso il prestito pensionistico (Ape), a erogare la 14esima alle pensioni basse, estendendone la platea precedentemente individuata, a elevare la no tax area, a prevedere i ricongiungimenti contributivi pro quota gratuiti e a includere i lavoratori precoci e quelli usuranti in questo nuovo percorso di anticipo pensionistico.
Il documento, come annota Giuliano Poletti "fotografa le condivisioni ma anche le diversità espresse nel corso del confronto". Per questo è stata al momento rinviata a un approfondimento l'individuazione delle platee dei beneficiari dell'Ape agevolata, il prestito 'gratuito' previsto per alcune categorie di lavoratori disagiati, e quella dei lavoratori precoci a cui poter consentire di andare in pensione con 41 anni di contribuzione. Anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Tommaso Nannicini conferma che il confronto proseguirà su Ape sociale e lavoratori precoci.
“Dopo quattro mesi di confronto – scrive su Facebook il leader dello Spi Cgi Ivan Pedretti – abbiamo sottoscritto un protocollo d'intesa con il governo sulle pensioni. Erano dieci anni che non ci riuscivamo e per questo penso che oggi sia un giorno importante. Finalmente si danno risposte ai pensionati e ai pensionandi con interventi sulla quattordicesima, sulla no tax area, sui lavori usuranti, sui lavoratori precoci e sulle ricongiunzioni onerose. Nessuno ci ha regalato niente – aggiunge il sindacalista – e questa intesa è il frutto della nostra determinazione e della lotta dei pensionati e dei lavoratori. Non portiamo a casa tutto e ci vorrà ancora del tempo per riuscire a fare a pieno quello che vorremmo. Ma penso che quello di oggi sia davvero un buon punto di partenza. Per il sindacato e per le persone che ogni giorno cerchiamo di rappresentare”.