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PENSIONI/ EPIFANI: PASSO AVANTI, ORA PAROLA A LAVORATORI

Continueremo a impegnarci per maggiore flessibilità

20/07/2007
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Roma, 20 lug. (Apcom) - Un passo in avanti in un accordo che ora va sottoposto alla valutazione dei lavoratori. E' in sintesi l'inetrvento del segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, al direttivo. "Una valutazione complessiva sui contenuti dell'intesa con il governo" arriverà lunedì "quando saranno stati fatti tutti gli approfondimenti: il direttivo della Cgil si esprimerà con il voto sull'ipotesi definitiva di accordo dando mandato alla firma dell'intesa che andrà sottoposta al voto dei lavoratori e dei pensionati. Ma fin da ora - ha sottolienato - vanno sottolineati gli aspetti positivi ed interessati dell'ipotesi di intesa, su alcuni dei quali ci siamo già espressi più volte".

"Lo scalone di Maroni - ha aggiunto - è superato con soluzioni migliorative per i lavoratori . Forse non tutte le scelte fatte rappresentano le migliori soluzioni tecnicamente possibili perché le compatibilità finanziarie hanno ristretto i margini di manovra della trattativa. Avremmo voluto, in particolare, una maggiore flessibilità all'interno delle quote definite, soglie più ampie di accesso e continueremo a impegnarci in questo senso. In ogni caso voglio sottolineare l'impegno alla verifica dei risultati ottenuti prima dell'introduzione della quota '97', prevista per gennaio 2013".

Tra gli elementi che Epifani ritiene "più positivi" innanzi tutto "la scelta della platea dei lavori faticosi per i quali si potrà lasciare a 57 anni e la certezza di copertura finanziaria di tale esclusione e l'intesa sulla revisione dei coefficienti di trasformazione". "Non si può non rilevare l'impegno a garantire, nel rimodulare i parametri per la revisione dei coefficienti, il valore non inferiore al 60% della retribuzione, una garanzia particolarmente importante per le pensioni future dei giovani", ha aggiunto il segretario.

"E' poi importante aver salvaguardato le pensioni di vecchiaia delle donne, malgrado le fortissime pressioni che sono giunte da più parti in nome di una pretesa parità. L'aumento dell'età per le donne avrebbe comportato un risparmio molto significativo e per questo voglio sottolineare quanto sia rilevante essere riusciti a tutelare i tempi di pensionamento", ha detto Epifani.

Un ulteriore passo avanti per Epifani è "l'aver tutelato le pensioni di anzianità al raggiungimento dei 40 anni di contributi, con il ripristino delle 4 finestre di uscita che la legge Maroni aveva ridotto". Infine "positivo è il meccanismo di copertura finanziaria della riforma, che è nel segno di un principio di equità del sistema. In particolare voglio ricordare i risparmi (3,5 miliardi) che dovrebbero derivare dalla razionalizzazione della gestione degli enti previdenziali; l'obiettivo di una sostanziale parità contributiva con l'aumento delle aliquote per i parasubordinati; l'armonizzazioni dei fondi speciali 'privilegiati'; la sospensione per un anno dell'indicizzazione delle 'pensioni d'oro', quelle superiori a 8 volte il minimo".

Inoltre, ha concluso il segretario, "fra gli aspetti più positivi dell'accordo, devo ricordare il clima di unità con Cgil e Uil lungo tutto il percorso della trattativa, clima che dovrebbe consentirci di definire insieme le modalità per la consultazione dei lavoratori sull'accordo

L'intesa governo-parti sociali sulla riforma delle pensioni rappresenta un punto di riferimento per i prossimi venti anni, garantendo la sostenibilita' dei conti nel lungo periodo: ''Non solo superiamo lo scalone, ma contemporaneamente, superiamo quella gobba previdenziale che metteva in discussione l'equilibrio dei conti da qui al 2020''. E' quanto sottolinea Guglielmo Epifani, il leader della Cgil, in una pausa del direttivo. Quindi, ''stabilizziamo le prospettive della previdenza pubblica per un periodo molto lungo'' ha aggiunto Epifani parlando con il Tg3. Il leader Cgil ha poi ricordato la dichiarazione del ministro dell'Economia Tommaso Padoa-Schioppa (''Non ci sara' piu' bisogno di interventi''). ''Avendo fatto tanti interventi nell'ultimo periodo, si puo' dire - commenta Epifani - che questa (intesa) puo' rappresentare un punto di riferimento per i prossimi venti anni''.


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