Parte la chiamata diretta dei docenti
stato siglato ieri, tra il ministero dell'istruzione e i segretari delle organizzazioni sindacali, l'accordo che cambia le modalità di assegnazione degli insegnanti di ruolo alla loro sede di servizio.
I docenti arriveranno alle scuole non più per anzianità di servizio ma per curriculum. È stato siglato ieri, tra il ministero dell'istruzione e i segretari delle organizzazioni sindacali, l'accordo che cambia le modalità di assegnazione degli insegnanti di ruolo alla loro sede di servizio.
I dirigenti scolastici pubblicheranno entro agosto un avviso sul sito della scuola elencando i requisiti che dovranno avere i docenti in merito alle cattedre da coprire e tenendo conto del Piano triennale dell'offerta formativa dell'istituto stesso. I requisiti saranno individuati dal preside all'interno di un elenco nazionale che sarà definito nel corso della sequenza contrattuale che segue all'accordo. L'avviso indicherà 4 requisiti per ciascun posto. Il dirigente farà la proposta di assunzione al docente che si è candidato e che in base al curriculum ne soddisferà il numero maggiore. Si stilerà dunque una sorta di graduatoria per titoli. In caso di parità di requisiti fra due docenti varrà il punteggio della mobilità per gli assunti prima del 2016 e quello della graduatoria (ad esaurimento o di concorso) per gli assunti quest'anno. Se il docente scelto opterà per un'altra scuola, il dirigente procederà con il secondo individuato e così via. Alla fine delle procedure la sede dei docenti rimasti senza assegnazione sarà individuata dall'Ufficio scolastico regionale. Avversato dai sindacati, nell'intesa non si fa menzione del colloquio, che la legge n. 107/2015 prevedeva come facoltativo. Visto che il contratto però non può derogare la legge, il colloquio resta sempre possibile ma affidato alla libera scelta del dirigente sul se e come svolgerlo.