Pantaleo rieletto segretario della Flc Cgil
Il congresso nazionale della Flc-Cgil, che ha avuto luogo dal 10 al 12 aprile a Napoli, presso la Città della Scienza, si è concluso con l’elezione del Comitato Direttivo Nazionale e la riconferma, da parte di questo organo, di Domenico Pantaleo a Segretario generale dell’organizzazione
Il congresso nazionale della Flc-Cgil, che ha avuto luogo dal 10 al 12 aprile a Napoli, presso la Città della Scienza, si è concluso con l’elezione del Comitato Direttivo Nazionale e la riconferma, da parte di questo organo, di Domenico Pantaleo a Segretario generale dell’organizzazione con 83 voti favorevoli.
L’impressione che si ha, leggendo gli interventi di quanti erano chiamati a parlare al massimo evento di questo sindacato, è che esca una linea apertamente ostile nei confronti dell’esecutivo.
Questa linea trova rispondenza nelle conclusioni di Domenico Pantaleo, dopo la seconda giornata di lavori e soprattutto nel duro comunicato stampa di venerdì 11 aprile, con cui il segretario poi riconfermato annuncia la “mobilitazione unitaria di tutti i comparti pubblici”.
Nelle conclusioni alla seconda giornata, Pantaleo ha sottolineato l’assenza, nel nostro Paese più che altrove, a causa di “ritardi strutturali notevoli, preesistenti alla crisi”, “di un pensiero strategico” “su temi importanti come il welfare, l’istruzione, la salute”. “Non si può finalizzare la conoscenza all’impresa – ha detto Pantaleo - , perché questo significa far sparire ciò che sono i saperi umanistici; la separazione tra il sapere dal saper fare. Il paese ha bisogno di un modello di sviluppo che tenga conto dell’ambiente, dei beni comuni, della qualità della vita”.
Il comunicato stampa di mobilitazione ha per obiettivo polemico diretto il Documento economico-finanziario presentato dal governo: “Nel Def oltre a rinviare al 2020 i contratti pubblici si prevede, per i comparti della conoscenza, la revisione del contratto degli insegnanti, il reclutamento degli insegnanti e dei dirigenti, incentivi alle università e valutazione individuale. Si intendono imporre unilateralmente tali misure cancellando il contratto nazionale. Non si può negare a milioni di lavoratori il diritto a condizioni salariali dignitose”.
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