Pantaleo (Flc-Cgil), via la prova invalsi dall'esame di licenza
Già nello scorso mese di aprile la Flc-Cgil aveva scritto una lettera al ministro Profumo per segnalare “l’incongruenza pedagogica e normativa del meccanismo globale per la costituzione del voto finale”
Già nello scorso mese di aprile la Flc-Cgil aveva scritto una lettera al ministro Profumo per segnalare “l’incongruenza pedagogica e normativa del meccanismo globale per la costituzione del voto finale” dell'esame di Stato della secondaria di primo grado.
Ora il sindacato torna alla carica proponendo di eliminare la prova Invalsi dall'esame di licenza media e di modificare il regolamento sulla valutazione.
In una nota il segretario della Flc, Mimmo Pantaleo, sottolinea che “Il voto di ammissione, che rispecchia una valutazione di tre anni e un percorso globale, individualizzato e personalizzato, che ha attraversato gli otto anni del ciclo primario, è messo sullo stesso piano di una singola prova scritta o di una prova orale”.
Si tratta a suo avviso di una “inammissibile distorsione della prassi valutativa, in quanto l'elaborazione di un giudizio che tenga conto dell'insieme delle reali competenze acquisite dallo studente, non può basarsi su calcoli di tipo statistico, a maggior ragione in un esame rivolto a studenti e studentesse al termine del ciclo primario”
La prova nazionale deve “tornare alla sua funzione originaria: quella di supporto alle scuole per individuare punti di forza e di debolezza dell'attività educativa”. Al contrario, inserita nell'esame conclusivo del ciclo primario, ne stravolge il senso, “dando solo l'illusione di una sorta di uniformità a livello nazionale. Riguarda solo 2 materie su 12 (e solo 1/3 delle ore di lezione), turba e altera il rapporto fra studenti-esaminandi e docenti-esaminatori, distorcendo anche l'immagine dello stesso InValSi”
Perciò, conclude la nota del sindacato, la Flc coglie l’occasione del dibattito in corso per rilanciare la sua richiesta che il Regolamento sulla valutazione venga modificato “e la valutazione finale degli alunni possa tornare a essere rispettosa del percorso di studi”, non tenendo conto dell’esito della prova Invalsi, che ha altre finalità.