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PANINI (CGIL), DECRETO MORATTI VIOLA COSTITUZIONE

PANINI (CGIL), DECRETO MORATTI VIOLA COSTITUZIONE Il decreto sul diritto-dovere all'istruzione ''viola una norma costituzionale sostituendola con una norma di rango inferiore'': cosi' il segretario g...

17/05/2004
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PANINI (CGIL), DECRETO MORATTI VIOLA COSTITUZIONE
Il decreto sul diritto-dovere all'istruzione ''viola una norma costituzionale sostituendola con una norma di rango inferiore'': cosi' il segretario generale della Flc (il neonato sindacato della Cgil che aggrega tutto il mondo dell'istruzione, dalla scuola alla ricerca) commenta la
bozza di provvedimento che la Moratti si accinge a presentare al consiglio dei ministri.
''La bozza - rileva Panini - rinomina l'obbligo scolastico con una formula debole e sbagliata, che lascia fortemente insoddisfatti per la scarsa cogenza che esprime. Il diritto e il dovere, declinati separatamente, non riescono a essere convincenti, in quanto si sostanziano l'uno con la gratuita' dell'iscrizione e l'altro con il dovere sociale, principio costituzionale per il quale il nostro ordinamento giuridico non prevede sanzioni e quindi esigibilita' pratica. Viola, inoltre, una norma costituzionale, quella dell'obbligo, sostituendola con il diritto-dovere introdotto con una norma di rango inferiore''.
Secondo Panini, inoltre, il provvedimento ''lascia del tutto irrisolto il problema dell'annovuoto, fra la fine del primo ciclo e l'eventuale inizio dell'apprendistato, equiparato, ai fini dei crediti formativi, al percorso scolastico o della formazione''. ''La legge 30 - spiega il sindacalista - ha deregolamentato il rapporto dell'apprendistato con la formazione e l'impresa diventa dunque soggetto formativo senza vincoli e controlli. Intanto, va in deperimento per mancanza di finanziamenti e di iscrizioni il pezzo della istruzione tecnica e professionale, si perdono discipline e posti di lavoro. Tutto cio', si dichiara, per garantire a tutti il diritto alla cittadinanza attiva che si realizza con l'occupabilita'. Dichiarazioni i cui nessi - conclude il leader della Flc - non trovano alcun riscontro nella realta' fatta di tagli e di impoverimento di mezzi e contenuti''.


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