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Orizzonte scuola-Riforme: Sinceramente non lo sapevamo

Riforme: Sinceramente non lo sapevamo 11 aprile 2005 Inviato da Pasqale Almirante Sinceramente non lo sapevamo, né lo sospettavamo e per fortuna ce lo ha detto il presidente del consiglio, ...

11/04/2005
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Riforme: Sinceramente non lo sapevamo

11 aprile 2005
Inviato da Pasqale Almirante

Sinceramente non lo sapevamo, né lo sospettavamo e per fortuna ce lo ha detto il presidente del consiglio, Berlusconi, l'altra sera in tv: la scuola superiore è uno di quei poteri forti in mano alla sinistra.

Ed è fra l'altro in buona compagnia, perché insieme ci sarebbero la magistratura, le televisioni, i giornali, la corte costituzionale, le radio e anche le università.

La sorpresa più grande però l'ha avuta un certo preside che ha sempre votato e sostenuto proprio il partito di Berlusconi, Forza Italia, e che ha scoperto improvvisamente, non solo di remare contro il suo ideale di premier, ma di essere anche un potere forte e proprio della aborrita sinistra.

Una telefonata ai suoi colleghi, per accertarsi almeno della loro estraneità, lo ha ancora di più gettato nella costernazione: anche loro fra i forzati della navigazione contro corrente.

Stesso sbigottimento ha afflitto alcuni insegnati di educazione fisica, da sempre di An, e da sempre fedelissimi alla efficienza del corpo.

Loro tuttavia qualche remata sbilenca l'hanno in effetti data, ma solo subito dopo avere saputo che, con la riforma Moratti, metà delle loro cattedre saranno tagliate: ma solo assolutamente dopo.

Che siano inoltre nella loggia dei poteri forti li ha presi sinceramente alla sprovvista.

Coro sotterraneo di mugugni alitano i professori di religione cattolica, mentre il vecchio e canuto docente di diritto ricorda ancora le goliardate sotto le bandiere del Fuan.

Ma anche i professori di latino hanno alzato bandiera gialla, sostenuti dai bidelli e dai segretari a cui si sono uniti gli assistenti di laboratorio.

Nessuno sapeva di essere nell'ingranaggio terragno e buio dei poteri forti, di tramare per la Russia di Stalin e di avere le medagliette del Che sopra la maglia di lana.

Ed è stata una sorpresa per tutti gli insegnati della scuola superiore questa rivelazione, anche perché, con ogni probabilità, Berlusconi, l'avrà saputo direttamente da ambienti informati, altrimenti che presidente è: "la sinistra", ha detto, "continua ad avere in mano i poteri forti" e al primo posto ha messo proprio la scuola. Lusingata, bisogna dirlo, la vecchia professoressa di tedesco: non me lo aspettavo, ha commentato, che parlare ai ragazzi della repubblica di Weimar comportasse l'iscrizione al partito dei poteri forti.

I più contenti però sono i ragazzi, anche se qualche dubbio li percorre: siamo anche noi invitati a questo party?


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