Organici: le Regioni bocciano il decreto 2012-2012
Apprezzano però la disponibilità del ministro a trovare soluzioni condivise
Le Regioni e le Province autonome danno parere negativo allo schema di decreto del ministro dell'Istruzione sulle disposizioni che riguardano la determinazione degli organici del personale docente per l'anno scolastico 2012-2013 “in quanto ancora legato a logiche passate non condivisibili”.
Solo la Regione Sardegna esprime parere favorevole al decreto. Le altre si limitano ad apprezzare la nuova prospettiva aperta dal ministero “orientata ad individuare una soluzione condivisa per il futuro”.
Vasco Errani, il presidente della Conferenza delle Regioni, aveva da tempo sollecitato il ministero ad attivare un tavolo di lavoro comune nel quale poter affrontare il tema dei criteri di riparto degli organici che ad oggi ''non corrispondono ad una logica di piena responsabilità dei livelli regionali né rappresentano leve verso comportamenti virtuosi da parte delle Regioni e degli enti locali”.
La via d’uscita, indicata anche nel documento delle Regioni, potrebbe essere costituita dalla riapertura di un confronto politico per l'attuazione del titolo V della Costituzione, all'interno del quale definire nuovi criteri di riparto degli organici tra le Regioni.
I presidenti delle Regioni criticano la riduzione di 167 docenti prevista per la scuola dell’infanzia mentre apprezzano il fatto che il numero degli insegnanti di sostegno venga “finalmente” correlato all'effettiva presenza di alunni disabili.