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Omofobia al "Giulio Cesare", protesta contro il romanzo di Melania Mazzucco. L'esperto: "Adulti immersi in miope stupidità"

Un libro sulla storia di una ragazzina di 11 anni, figlia di due papà e con riferimento al sesso omosessuale, è costato una denuncia in Procura per "pubblicazioni di spettacoli osceni e di corruzione di minorenni" ai docenti del liceo Giulio Cesare.

30/04/2014
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Agenzia Dire

ROMA - Un libro sulla storia di una ragazzina di 11 anni, figlia di due papà e con riferimento al sesso omosessuale, è costato una denuncia in Procura per "pubblicazioni di spettacoli osceni e di corruzione di minorenni" ai docenti del liceo Giulio Cesare. Per lo stesso testo, ieri mattina, un gruppo di estremisti di destra di Lotta Studentesca, la formazione giovanile di Forza Nuova, ha esposto uno striscione dai contenuti omofobi al liceo Giulio Cesare. Sullo striscione era scritto: ‘Maschi selvatici, non checche isteriche’. Anche Rotta di Collisione si è unita all'azione esponendo uno striscione con scritto "Stop Omofollia". Al centro della protesta, alla quale hanno preso parte anche studenti minorenni, c’è la decisione dei docenti di inserire nel programma di studi la lettura del testo di Melania Mazzucco “Sei come sei”, per avvicinare gli studenti al tema dell'omosessualità, della diversità e della tolleranza.

"Noi crediamo che pericoloso e inaccettabile sia il fatto che le associazioni giovanili neofasciste abbiano la legittimità di portare simili posizioni omofobe e violente all'interno delle nostre scuole - dichiara Adriano Nardo dell'Unione degli Studenti Roma - Nella nostra città non pochi sono gli episodi anche drammatici connessi all'omofobia: contrastare chi discrimina e propaganda messaggi omofobi è per noi una priorità sistematica, dovrebbe diventarlo anche per le istituzioni scolastiche tutte".

"E' drammatico il fatto che oggi a contrastare la diffusione di materiali contro l'omofobia e le discriminazioni siano da un lato i gruppi neonazisti, che esplicitamente s'ispirano a ideologie razziste e antiscientifiche, dall'altro i più alti vertici della Chiesa Cattolica e il MIUR, che dovrebbe invece portare avanti un'idea pienamente laica d'istruzione pubblica. - dichiara Danilo Lampis, coordinatore nazionale dell'Unione degli Studenti - La ministra Giannini, solo poche settimane fa, ha vietato la diffusione degli opuscoli UNAR "Educare alla diversità" nelle scuole italiane. Sono segnali preoccupanti contro cui intendiamo batterci fortemente, costruendo percorsi d'informazione e partecipazione verso i Pride territoriali che ci saranno a giugno e rivendicando l'approvazione di Regolamenti contro le discriminazioni all'interno di tutte le scuole del Paese. La liberazione dal neofascismo e da chi propaganda la discriminazione ".

L'ESPERTO - "Il comportamento degli adulti nei confronti dei giovani è, purtroppo, sempre immerso nella miope stupidità. Prima affermano, per scaricarsi la responsabilità, che i loro figli sono grandi e che devono decidere loro a prescindere dall’età. Poi se i figli affrontano dei temi che possono anche risultare ‘difficili’ specie per l’età giovanile, si lamentano di questa autonomia". A sostenerlo è Federico Bianchi di Castelbianco, psicoterapeuta dell'età evolutiva, intervistato da diregiovani.it dopo gli episodi di denucia ai docenti e protesta omofoba che si sono verificati a Roma, al liceo classico "Giulio Cesare".

Nella sua analisi, l'esperto ha evidenziato quanto: "i genitori sono contrari all’educazione sessuale nelle scuole e poi si turbano e si stupiscono se i loro figli vivono esperienze sessuali ‘non adeguate’".

Per Bianchi di Castelbianco, "se i docenti avviano un processo di conoscenza e di riflessione sulle realtà di questa società per i quali gli adulti si professano competenti e mentalmente aperti, improvvisamente ritornano le remore moralistiche da anni ‘50 per contestare l’operato di terzi che affrontano temi che loro trascurano con la modalità dello struzzo, infilando la testa sotto i propri mille impegni che giustificano i genitori dal non affrontare questi temi".

Il sito Diregiovani.it ha attivo uno sportello d’aiuto online gratuito inserito nella rubrica "Se Sso è Meglio" che, nel corso degli anni, riceve decine di migliaia di richieste. Il supporto che gli esperti offrono ai giovani si è rivelato fondamentale per chiarire piccoli e grandi dubbi. 


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