ommissione bilancio-art.22 legge finanziaria
La Commissione passa all'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 22. Michele VENTURA (DS-U) invita il presidente a rinviare il seguito della discussione alla seduta di domani. Giancarlo G...
La Commissione passa all'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 22.
Michele VENTURA (DS-U) invita il presidente a rinviare il seguito della discussione alla seduta di domani.
Giancarlo GIORGETTI, presidente, ritiene opportuno che venga quanto meno avviato l'esame dell'articolo 22.
Il sottosegretario Giuseppe VEGAS esprime parere favorevole sull'emendamento Michele Ventura 22.86, sugli identici emendamenti Osvaldo Napoli 22.2, Boato 22.94, Michele Ventura 22.84 e Patria 22.78. Evidenzia altresì come una serie di questioni riferite all'articolo 22 presentano rilevanti profili di onerosità che, richiedendo una valutazione approfondita, potranno essere utilmente esaminate nel prosieguo dell'iter.
Gioacchino ALFANO (FI), relatore per il disegno di legge finanziaria, concorda con il parere espresso dal relatore.
Roberto VILLETTI (Misto-SDI) ribadisce la richiesta di rinviare il seguito della discussione alla seduta di domani.
Giancarlo GIORGETTI, presidente, ritiene preferibile avviare la discussione consentendo a chi lo ritenesse di segnalare gli emendamenti di particolare rilievo.
Sergio ROSSI (LNP) segnala l'emendamento Caparini 22.61, che riguarda le zone montane e non comporta oneri.
Il sottosegretario Giuseppe VEGAS esprime parere favorevole sottolineando l'opportunità di aggiungere un riferimento anche alle isole minori.
Alessandro DE FRANCISCIS (MARGH-U) segnala l'emendamento Volpini 22.125.
Roberto VILLETTI (Misto-SDI), nel segnalare l'emendamento Gambale 22.107 richiama l'attenzione del Governo sui problemi che si pongono con riferimento alla riduzione dei posti per i docenti di sostegno, sottolineando che anche autorevoli rappresentanti della maggioranza hanno riconosciuto l'esigenza di intervenire in tale ambito.
Gianfranco MORGANDO (MARGH-U) segnala gli emendamenti che il suo gruppo considera di particolare rilievo. Con riferimento alla riconduzione a 18 ore settimanali delle cattedre costituite con orari inferiori, richiama l'emendamento Colasio 22.103; con riferimento al comma 2 dell'articolo 22 che prevede la fissazione di criteri e parametri per la definizione delle dotazioni organiche dei collaboratori scolastici in modo da conseguire una riduzione della loro consistenza numerica, segnala l'emendamento Gambale 22.107; con riferimento al comma 3 dell'articolo 22, segnala l'emendamento Colasio 22.109. Segnala infine gli emendamenti Carra 22.115 e Gambale 22.117.
Antonio Giuseppe Maria VERRO (FI) chiede che si consideri respinto per l'aula l'emendamento Casero 22.55.
Il sottosegretario Valentina APREA chiarisce che la previsione della riduzione del 6 per cento in tre anni della consistenza numerica del personale ATA è dovuta ad una indifferibile esigenza di ripristinare nelle scuole una situazione di equilibrio numerico fra gli insegnanti, gli alunni ed i bidelli, il cui numero è fortemente aumentato negli ultimi anni a seguito di una serie di norme che hanno determinato il passaggio di personale dagli organici degli enti locali a quello dello Stato.
Evidenzia altresì, con riferimento al comma 6 dell'articolo 22, come sia necessario intervenire per regolare l'attivazione di posti di sostegno all'handicap, in quanto è stato possibile riscontrare numerosi casi di richieste di sostegno didattico sulla base di certificazioni non compatibili con i requisiti previsti dalla legge che hanno comportato un uso distorto delle risorse. Ritiene, al contrario, indispensabile lanciare un preciso segnale che vada nella direzione dell'effettivo sostegno alle famiglie dei portatori di handicap.
Roberto VILLETTI (Misto-SDI) esprime sconcerto per le dichiarazioni del sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca. In particolare, giudica gravi ed offensive nei confronti dei soggetti interessati le affermazioni circa un diffuso fenomeno di falsificazione delle certificazioni e delle diagnosi alla base delle richieste di sostegno didattico. Il Governo, infatti, può promuovere inchieste amministrative per accertare la presenza di distorsioni - giungendo, se del caso, fino all'invio degli atti all'autorità giudiziaria -, ma non può giustificare tagli alle risorse alla luce di presunti illeciti.
In ordine alla riduzione del personale docente, fa presente che le consistenti riduzioni previste dal disegno di legge finanziaria potranno avere gravi effetti sulla prestazione di servizi essenziali, anche perché andranno ad aggiungersi ad un complesso di tagli agli enti locali che potranno avere ricadute negative soprattutto nei comuni minori.
Concorda in ordine all'opportunità di procedere ad una razionalizzazione nel settore del personale non docente, ma ritiene che le relative iniziative non dovrebbero essere finalizzate al conseguimento di risparmi: al contrario, tutte le risorse ricavabili da azioni di razionalizzazione andrebbero reinvestite del comparto della scuola, tenuto conto della bassa incidenza, in rapporto al prodotto interno lordo, dei fondi destinati al settore. Da qui le principali critiche alle politiche del Governo: la ricerca del risparmio fine a se stesso in settori come la scuola e la ricerca finisce infatti per avere effetti negativi sulla qualità della modernizzazione del paese. Invece di soffermarsi su una lunga disamina di situazioni ritenute distorsive, il sottosegretario Aprea avrebbe piuttosto dovuto esprimere la massima preoccupazione per l'esiguità delle risorse disponibili per attuare la stessa riforma scolastica promossa dal ministro Moratti (che i gruppi di opposizione, d'altra parte, criticano).
Auspica, in conclusione, che sui temi richiamati possa svolgersi in Commissione bilancio un dibattito più sereno, misurato e costruttivo.
Alessandro DE FRANCISCIS (MARGH-U) concordando con le osservazioni critiche svolte dal deputato Villetti, fa presente che le certificazioni di cui il sottosegretario Aprea ha dato conto - con enfasi più adatta ad una campagna elettorale che non ad una discussione parlamentare -sono perfettamente compatibili con la richiesta di un sostegno didattico. Da qui l'inconsistenza delle argomentazioni addotte a giustificazione dei tagli: occorre, al contrario, molta cautela nel formulare giudizi su problemi delicati come quelli a cui si è fatto riferimento.
Riccardo MILANA (MARGH-U), nel concordare con il deputato De Franciscis, sottolinea che richieste di insegnanti di sostegno vengono frequentemente inoltrate a fronte di situazioni molto gravi, nell'ambito delle quali una sottovalutazione dei problemi individuali potrebbe avere elevati costi sociali. Da qui la necessità di affrontare con la massima prudenza questioni di tale delicatezza.
Carla CASTELLANI (AN) ritiene che il pensiero del sottosegretario Aprea sia stato frainteso, mentre era stato chiarito compiutamente nell'ambito di una recente audizione svoltasi in sede di Commissione parlamentare per l'infanzia. Nell'occasione, infatti, è risultato chiaro che il Governo non è animato da intenzioni punitive, ma intende perseguire esclusivamente una politica di miglioramento della qualità dell'assistenza, considerando - fra l'altro - che non tutte le problematiche possono essere affrontate applicando i medesimi strumenti di integrazione.
Antonio BOCCIA (MARGH-U) si riserva di valutare l'opportunità di trasmettere all'autorità giudiziaria la registrazione della seduta, ritenendo che il sottosegretario, non avendo proceduto a denunciare i reati di cui è venuto a conoscenza, debba essere perseguito in sede penale.
Il sottosegretario Valentina APREA, rilevato che, a fronte di un rapporto consistente insegnanti-alunni, l'Italia occupa una posizione di retroguardia in termini di rendimento rispetto agli altri paesi europei, ritiene che il rapporto costi-benefici sia un elemento rilevante da valutare nell'ambito di un confronto internazionale.
A suo avviso sarà possibile raggiungere soddisfacenti livelli qualitativi attraverso un piano di investimenti in personale specializzato che consenta all'insegnamento di recuperare la necessaria professionalità. Precisa di aver riportato nel suo precedente intervento i contenuti di una relazione presentata su richiesta della Commissione parlamentare per l'infanzia, da cui risultano alcuni aspetti problematici che si intende superare, riconducendo la spesa all'effettivo bisogno. In particolare, da un'indagine amministrativa sono emerse situazioni specifiche che ricomprendono il generico disagio sociale e socio-educativo nell'ambito dell'handicap. Ritiene che in base alla normativa vigente la scuola dovrebbe far fronte a tale disagio attraverso strumenti diversi rispetto all'intervento specialistico degli insegnanti di sostegno, la cui formazione non è pertinente alla situazione specifica.
Ricorda infine che il Governo si è impegnato ad avviare un'indagine qualitativa con valore statistico sull'inserimento e l'integrazione, che sia completa di tutte le informazioni sul fenomeno a partire dalle risorse impiegate. Ritiene infatti che occorra in primo luogo verificare l'applicazione della legge n. 104 del 1992 per comprendere i fenomeni e le loro dimensioni, nonché le effettive necessità, per poi valutare, eventualmente, una modifica della normativa.
Antonio BOCCIA (MARGH-U), con riferimento al suo precedente intervento, rileva che il sottosegretario in quanto pubblico ufficiale, non avendo provveduto alle denunce dei reati di cui è venuta a conoscenza, è passibile di essere perseguito per omissioni di atti d'ufficio.
Alessandro CÈ (LNP) ritiene l'interpretazione del deputato Boccia esasperata e non condivisibile, dal momento che il sottosegretario Aprea si è riferito ad una indagine svolta dal ministero e a dati statistici da cui emerge un significativo aumento delle persone che ricorrono all'aiuto dell'insegnante di sostegno.
Roberto VILLETTI (Misto-SDI), pur avendo segnalato per primo che le dichiarazioni del sottosegretario Aprea appaiono discutibili e si prestano perfino all'ipotesi indicata dal deputato Boccia, ritiene che la polemica politica possa comportare il richiamo del sottosegretario alle proprie responsabilità di Governo ma non certo il ricorso all'autorità giudiziaria.
Giancarlo GIORGETTI, presidente, rinvia il seguito dell'esame alle ore 10 di domani, venerdì 25 ottobre 2002.
La seduta termina alle 0.40 del 25 ottobre 2002.
La Commissione prosegue l'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 22 della legge finanziaria
Maura COSSUTTA (Misto-Com.it) illustra i contenuti dell'emendamento Bellillo 22.128, di cui è cofirmataria, precisando che esso è finalizzato a prevedere che il numero dei docenti per ogni istituzione scolastica sia definito con il criterio dell'organico funzionale, ovvero in base al numero degli alunni che non devono superare i 25 per classe, in relazione alle realtà dei singoli istituti, alle esigenze ed ai progetti per arricchire ed ampliare l'offerta formativa delle scuole, alla realizzazione del tempo pieno e del tempo prolungato, alle necessità di attività di recupero, di sostegno, di integrazione, di educazione degli adulti, alla presenza di alunni portatori di handicap, di alunni stranieri, di situazioni di particolare disagio ambientale e sociale.
Considerata la particolare rilevanza di tale proposta emendativa, ne raccomanda l'approvazione.
Giovanni RUSSO SPENA (RC) dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Bellillo 22.128.
Alba SASSO (DS-U) ritiene, preliminarmente, che il testo dell'articolo 22 del disegno di legge finanziaria sia l'ennesima dimostrazione del fatto che per questo Governo la scuola rappresenta non un investimento, ma un costo. Nel dichiarare inaccettabile la valutazione del Governo in merito all'eccessivo numero di docenti nel mondo della scuola, sottolinea che misure come quelle contenute nel comma 4 del suddetto articolo, relative al personale docente dichiarato inidoneo alla propria funzione per motivi di salute, colpiranno pesantemente tali insegnanti che, qualora non potranno transitare ad altre amministrazioni, rischieranno di perdere il posto di lavoro.
In conclusione, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Bellillo 22.128.
La Commissione respinge l'emendamento Bellillo 22.128.
Il sottosegretario Giuseppe VEGAS esprime parere favorevole sull'emendamento Caparini 22.61, purché riformulato nel senso di aggiungere, infine, le seguenti parole: "e delle isole minori".
La Commissione approva l'emendamento Caparini 22.61, nel testo riformulato.
Riccardo MILANA (MARGH-U), soffermandosi sui contenuti dell'emendamento Colasio 22.103, precisa che esso rappresenta il tentativo di interpretare meglio la norma del comma 1 dell'articolo 22 e di non compromettere, con norme rigide, progetti pluriennali in atto nella scuola. Nella sostanza, tale emendamento prevede l'esclusione dall'applicazione della norma di cui al comma 1 del personale docente già inserito in ambito di progetti pluriennali.
Alba SASSO (DS-U), nel dichiarare il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Colasio 22.103, rileva che l'orario di servizio di tutti gli insegnanti è già di 18 ore, alle quali si aggiungono poi quelle dedicate alle attività collegiali, al ricevimento delle famiglie e via dicendo. Precisa quindi che gli insegnanti preposti a cattedre di "orario frontale" con un numero di ore inferiore alle 18 debbono comunque svolgere attività di supplenza e di supporto all'interno della scuola. Giudica quindi sbagliata la norma contenuta nel comma 1 dell'articolo 22 del disegno di legge finanziaria e ritiene che essa non garantirà
risparmi e determinerà una situazione di grave discontinuità didattica.
Ricorda, quindi, che il personale docente indicato nell'emendamento in esame ha svolto negli anni passati funzioni molto rilevanti (dai progetti di integrazione dei bambini stranieri o portatori di handicap, a quelli di supporto all'autonomia), che pure il Governo in carica considera alla stregua di sprechi e non di opportunità.
La Commissione respinge l'emendamento Colasio 22.103 intendendosi respinto ai fini della ripresentazione in Assemblea l'emendamento Butti 22.67; respinge altresì l'emendamento Volpini 22.105.
Riccardo MILANA (MARGH-U), soffermandosi sui contenuti dell'emendamento Gambale 22.107, precisa che esso è finalizzato a dotare ogni plesso scolastico, ove siano presenti alunni portatori di handicap, di almeno un collaboratore scolastico che svolga compiti di accudienza locomotoria ed igienica nei loro confronti.
Arnaldo MARIOTTI (DS-U) sottolinea che, in caso di reiezione dell'emendamento Gambale 22.107, verranno scaricati costi aggiuntivi sugli enti locali, sui quali ricadrà l'onore di occuparsi della situazione degli alunni disagiati.
Carla MAZZUCA POGGIOLINI (Misto-UDEUR-PpE), nel dichiarare il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Gambale 22.107, precisa che tale proposta emendativa rappresenta una norma di garanzia per i minori con handicap. Esprime l'auspicio che la razionalizzazione in materia di organizzazione scolastica non comporti il venir meno del sostegno agli alunni disagiati.
Maura COSSUTTA (Misto-Com.it) ritiene che il Governo e la maggioranza dovrebbero provare imbarazzo e vergognarsi per i contenuti dell'articolo 22 del disegno di legge finanziaria, anche e soprattutto in riferimento ai problemi che verranno creati agli studenti disabili e alle loro famiglie. Ritiene inoltre che tale articolo confermi oggettivamente l'intenzione del Governo di privatizzare la scuola pubblica. In conclusione, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Gambale 22.107.
Alba SASSO (DS-U) dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Gambale 22.107, che è finalizzato "alla riduzione del danno" che si intende creare al mondo della scuola con le previsioni contenute nell'articolo 22. Nel condividere le considerazioni espresse dai deputati intervenuti, sottolinea la contraddittorietà della norma che rimanda la deroga per i posti di sostegno all'interno di un contingente nazionale, che comporterà la diminuzione degli insegnanti di sostegno. Ritiene quindi che con tali norme si intenda infliggere un colpo ad una delle esperienze più originali ed importanti del sistema scolastico italiano, quella della integrazione dei soggetti portatori di handicap. Ricorda che i bambini handicappati italiani fanno registrare, rispetto ai soggetti disabili degli altri paesi europei e di tutto il mondo, un recupero molto consistente di abilità strumentale, perché nel nostro sistema scolastico questi soggetti vengono inseriti nelle varie classi, insieme agli altri studenti. Osserva, quindi, che, se verranno diminuiti i posti degli insegnanti di sostegno e se verranno riempite le classi di portatori di handicap, non si renderà un buon servizio a tutti gli studenti e le famiglie dei portatori di handicap saranno costrette a seguire altre strade.
Per quanto riguarda la legge n. 104 del 1992, precisa che essa, quando parla di handicap, non si limita, giustamente, a quello fisico o psicofisico, ma fa riferimento anche al grave disagio sociale, rispetto al quale la scuola è chiamata ad intervenire. Considera inaccettabili le affermazioni del sottosegretario Aprea in merito alla falsità di buona parte del disagio sociale e delle relative certificazioni.
In conclusione, ritiene che le previsioni contenute nel disegno di legge finanziaria in materia di handicap chiariscano ulteriormente l'idea che della scuola ha questo Governo: non una risorsa, ma un costo, sul quale si deve intervenire solo in termini di risparmio.
Giovanni MARRAS (FI) precisa che l'assistenza a favore degli alunni con handicap è compito degli enti locali e non dell'istituzione scolastica. Osserva poi che gli esuberi relativi al personale ATA consentiranno una riqualificazione di tale personale ai fini dell'assistenza.
Per quanto riguarda la questione degli appalti, ricorda che essa venne affrontata e risolta in maniera inadeguata con la finanziaria del 1999, elaborata dai Governi di centrosinistra.
Giovanni RUSSO SPENA (RC), nel dichiarare il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Gambale 22.107, ne sottolinea l'importanza ai fini del miglioramento della scuola italiana, che rappresenta un bene ed un servizio, e non certo un costo, come è invece sostenuto dal Governo in carica.
Sottolinea inoltre che i contenuti del successivo emendamento Buontempo 22.7 sono analoghi a quelli dell'emendamento Gambale 22.107, di cui raccomanda l'approvazione.
Lello DI GIOIA (Misto-SDI), dopo aver dichiarato di sottoscrivere l'emendamento Gambale 22.107, osserva come il senso dell'intervento del deputato Cossutta sia quello di richiamare l'attenzione sul problema più generale dell'incidenza negativa della legge finanziaria sulla problematica scolastica, anche alla luce delle difficoltà oggettive di integrazione all'interno della scuola degli alunni portatori di handicap.
Sottolinea, inoltre, che un intervento di razionalizzazione in materia non passa attraverso una riduzione della spesa bensì attraverso una reale comprensione delle situazioni di disagio nelle scuole.
Luana ZANELLA (Misto-Verdi-U), nel richiamare gli emendamenti presentati anche dai deputati di maggioranza sul punto relativo agli alunni portatori di handicap, invita tutti i colleghi ad un sereno confronto sulle problematiche concernenti la scuola, nel comune interesse di una effettiva integrazione degli alunni disabili.
Rilevato che tale obiettivo richiede adeguati stanziamenti finanziari, e quindi puntuali previsioni di spesa, ricorda come gli alunni portatori di handicap non abbiano accesso in alcune scuole private.
La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Gambale 22.107, Colasio 22.109, Bellillo 22.130 e Rusconi 22.110, intendendosi respinto ai fini della ripresentazione in Assemblea l'emendamento Bianchi Clerici 22.60.
Maura COSSUTTA (Misto-Com.it.), nell'illustrare l'emendamento Bellillo 22.135, di cui è cofirmataria, invita il sottosegretario Aprea a modificare la posizione espressa nella seduta di ieri, che giudica inaccettabile, in quanto da essa si evince che per il Governo vi sarebbero falsi alunni disabili e che si registrerebbe addirittura un eccesso di sostegno per i bambini con handicap.
Ritiene che tali affermazioni non abbiano alcun fondamento e che, al contrario, si riscontri una carenza di insegnanti di sostegno.
Il sottosegretario Giuseppe VEGAS dichiara che il Governo è ben consapevole della gravità del problema degli alunni portatori di handicap, sottolineando peraltro l'esigenza di tenere adeguatamente conto anche di eventuali irregolarità nelle certificazioni. Prima di stabilire l'entità della spesa per tale finalità, occorre pertanto effettuare una verifica seria, al fine di calibrare le risorse alla gravità delle specifiche situazioni e di non penalizzare i soggetti che sono realmente portatori di handicap.
Nel riservarsi di valutare attentamente il problema ai fini della presentazione di un emendamento in Assemblea, rileva che nel disegno di legge finanziaria sono state stanziate cospicue risorse per la spesa sociale.
Alba SASSO (DS-U), rilevato che, alla luce dell'intervento del sottosegretario Vegas, il comma 6 dell'articolo 22 dovrebbe essere espunto dalla legge finanziaria, osserva che, se esiste un problema di certificazioni sbagliate, il Governo dovrebbe effettuare un'attenta ed approfondita verifica, attivando l'Osservatorio sull'handicap per far emergere le situazioni di illegalità. Giudica peraltro odioso prevedere nella legge finanziaria una riduzione della spesa per gli alunni portatori di handicap, posto che si tratta di un problema che incide pesantemente sulle famiglie.
Arnaldo MARIOTTI (DS-U) ritiene che le dichiarazioni rese dal sottosegretario Vegas dimostrino come l'articolo 22 sia ispirato ad una logica sbagliata in quanto si propone una razionalizzazione in materia scolastica al di fuori di una visione complessiva dei problemi del settore.
Invita quindi i deputati della maggioranza che hanno presentato emendamenti su tale materia a riappropriarsi del proprio ruolo, per evitare che questo dibattito si risolva in una inutile perdita di tempo.
Roberto VILLETTI (Misto-SDI) rileva una contraddizione non politica ma logica nelle dichiarazioni del sottosegretario Vegas, il quale ha parlato di presunte irregolarità nelle certificazioni relative agli alunni portatori di handicap. Posto che non si conoscono né i contorni né la portata di tale fenomeno, si dovrebbe procedere anzitutto ad un monitoraggio dello stesso, anziché porre a priori un vincolo di bilancio riducendo la spesa per gli insegnanti di sostegno.
Sottolinea, inoltre, la modesta incidenza in termini finanziari dell'emendamento Bellillo 22.135, osservando altresì che i risparmi di spesa effettuati devono rimanere all'interno del comparto scolastico.
In conclusione, invita il rappresentante del Governo a dare un segnale di apertura nei confronti dell'emendamento in esame.
Il sottosegretario Giuseppe VEGAS fa presente che il comma 6 dell'articolo 22 è volto ad evitare un aumento indiscriminato del numero degli insegnati di sostegno e non a privare gli alunni portatori di handicap del necessario sostegno all'interno delle scuole. L'obiettivo perseguito dal Governo, quindi, è quello di regolamentare il fenomeno.
Precisa, inoltre, che nel 2002 gli insegnanti di sostegno sono aumentati di 18 mila unità: ciò significa che il Governo ha incrementato l'offerta formativa per gli alunni che necessitano di insegnanti di sostegno.
Guido CROSETTO (FI), dopo aver sottolineato che gli stanziamenti di bilancio per la finalità richiamata dall'emendamento in esame sono stati aumentati in misura significativa, esprime apprezzamento per la disponibilità manifestata dal rappresentante del Governo a modificare il comma 6 dell'articolo 22, ponendo l'accento sulla necessità di tradurre in norme certe alcuni significativi "paletti", al fine di fornire adeguata tutela agli alunni portatori di handicap.
Angelino ALFANO (FI), relatore per il disegno di legge finanziaria, ritiene che l'articolo 22 costituisca un importante elemento di valutazione della filosofia della manovra finanziaria del Governo volta a contenere una dilatazione eccessiva della spesa pubblica. Valuta positivamente il dibattito approfondito sviluppatosi su tale articolo, che tuttavia inopportunamente ha affrontato il tema della scuola in generale, visto che è pendente presso il Senato il disegno di riforma del settore.
Intende comunque rassicurare i colleghi della maggioranza e dell'opposizione circa la necessità condivisa di un intervento volto a chiarire alcuni aspetti problematici emersi nel corso del dibattito.
Roberto VILLETTI (Misto-SDI) evidenzia l'impressione che sia intendimento del Governo non limitarsi a contenere la spesa, ma adottare misure fortemente penalizzanti nei confronti degli insegnanti di sostegno. Sotto tale profilo, auspica una riformulazione del comma 6, dell'articolo 22, che ne chiarisca esattamente il contenuto.
Benito SAVO (FI) non condivide l'opportunità della riformulazione del comma 6 dell'articolo 22, considerando preferibile il riferimento in esso contenuto alla " attivazione dei posti di sostegno". Tale formula, che non necessariamente fa riferimento all'impiego di insegnanti di sostegno, consente agli enti locali di individuare personale da utilizzare in rapporto alle diverse situazioni, che potrebbero anche richiedere, ad esempio, l'impiego di personale medico, di badanti o cuochi.
Giancarlo GIORGETTI, presidente, invita i rappresentanti dei gruppi a valutare l'opportunità di concludere il dibattito sul punto in questione.
Claudio BURLANDO (DS-U) chiede se il Governo preveda, a fronte della misura di cui al comma 6 dell'articolo 22, una diminuzione dei costi e se l'eventuale esito negativo di una verifica riguardante tale dato non renderebbe necessario un ulteriore taglio degli stessi.
Alba SASSO (DS-U), in merito all'invito del presidente a concludere il dibattito sull'argomento, sottolinea l'importanza del tema trattato per la scuola e per la società.
Con riferimento alle considerazioni svolte dal deputato Crosetto, osserva che il disegno di legge finanziaria deve essere valutato unitamente al complesso delle misure di risparmio e razionalizzazione assunte dal Governo nel settore della scuola. Ritiene che l'Esecutivo, non avendo saputo governare la gestione amministrativa del sistema, si accinga a scaricare sui bambini con handicap e sulle loro famiglie le conseguenze dei suoi errori.
Esprime quindi indignazione per l'intervento del deputato Savo, le cui considerazioni suonano come un insulto nei confronti degli insegnanti che hanno dedicato tanta parte della propria attività a favorire l'integrazione degli alunni con handicap.
Carla MAZZUCA POGGIOLINI (Misto-UDEUR-PpE) esprime stupore per l'intervento del deputato Savo, ricordando che la legge n. 449 del 1997 costituisce un punto di orgoglio per l'Italia, che in tale ambito ha saputo porsi in una posizione di guida rispetto agli altri paesi.
Manifesta inoltre apprezzamento per la preannunciata presentazione da parte del Governo di un emendamento in Assemblea, che si augura sia formulato considerando le preoccupazioni e le soluzioni evidenziate nel corso del dibattito.
Alberto GIORGETTI (AN) invita la Commissione a valutare l'opportunità di concludere il confronto sul tema in discussione, certamente importante, che è stato esplicitato in tutti i suoi aspetti.
Michele VENTURA (DS-U) osserva che il dibattito si è articolato in modo ampio anche in seguito alla discussione che ha avuto luogo nella serata di ieri nonché alla luce del fatto che alla ripresa dei lavori della giornata odierna il confronto si è sviluppato con un diverso rappresentante del Governo.
Il sottosegretario Giuseppe VEGAS ricorda che il Governo si esprime in modo unitario, al di là di chi lo rappresenta nelle situazioni contingenti.
Michele VENTURA (DS-U) invita il Governo a non trincerarsi dietro risposte formalistiche: la presenza del sottosegretario di Stato per l'economia e finanze indica la volontà di affrontare la discussione in materia di organizzazione scolastica esclusivamente sotto il profilo delle compatibilità finanziarie, laddove il sottosegretario Aprea nel suo intervento di ieri sera aveva aperto uno scenario diverso, affrontando il merito di alcune questioni della politica scolastica nel paese. Ciò nonostante, poiché il deputato Sasso nel suo ultimo intervento ha prospettato alcune questioni rimaste sospese, ritiene sarebbe opportuno un intervento nel merito.
Giancarlo GIORGETTI presidente, ritiene che la Commissione possa procedere alla votazione degli emendamenti riferiti all'articolo 22, visto che l'argomento è stato adeguatamente trattato e che vi sono state da parte del sottosegretario Vegas aperture significative.
Benito SAVO (FI) precisa che nel suo precedente intervento non intendeva sostenere l'esclusione degli insegnanti di sostegno, ma l'esigenza di demandare agli enti locali la scelta del personale da adibire nella scuola a seconda delle necessità avvertite sul territorio; ciò al fine di qualificare la spesa e migliorare il servizio nei confronti di quanti vivono in una situazione di disagio.
La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Bellillo 22.135, Carra 22.115, Bulgarelli 22.98 e Gambale 22.117, intendendosi respinto ai fini della ripresentazione in Assemblea l'emendamento Buontempo 22.6.
Maura COSSUTTA (Misto-Com.it.) illustra le finalità dell'emendamento Bellillo 22.133, riguardante la previsione dei corsi di formazione per il personale docente sugli aspetti sociali, didattici e pedagogici relativi all'inserimento degli alunni stranieri, nonché la presenza dell'organico della scuola di un numero di mediatori culturali. Ritiene si tratti di strumenti efficaci per aggredire, a partire dalla scuola, sentimenti irrazionali di diffidenza nei confronti degli stranieri.
La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Bellillo 22.133, 22.131 e 22.132 e Delbono 22.92.
Il sottosegretario Giuseppe VEGAS propone una riformulazione degli identici emendamenti Michele Ventura 22.86, Osvaldo Napoli 22.2, Boato 22.94, Michele Ventura 22.84 e Patria 22.78, nel senso di aggiungere, dopo le parole: "servizi di pulizia, igiene ambientale e di vigilanza", le seguenti: "da ridefinire anche per tenere conto dell'affidamento in appalto del servizio di vigilanza".
Giancarlo GIORGETTI presidente, propone di accantonare gli identici emendamenti Michele Ventura 22.86, Osvaldo Napoli 22.2, Boato 22.94, Michele Ventura 22.84 e Patria 22.78, di cui il Governo ha testé proposta la riformulazione.
La Commissione consente.
La Commissione, con distinte votazioni, respinge quindi gli emendamenti Bimbi 22.121, Bellillo 22.134, Pecoraro Scanio 22.97, Grignaffini 22.53 e Volpini 22.125, intendendosi respinti ai fini della ripresentazione in Assemblea gli emendamenti Lupi 22.81 e Casero 22.55.
Alba SASSO (DS-U) evidenzia la contrarietà del suo gruppo alle misure volte a realizzare economie che incidano sul personale ausiliario, tecnico e amministrativo.
Dopo un intervento del deputato Michele VENTURA (DS-U), che accetta la riformulazione proposta dal Governo, la Commissione approva gli identici emendamenti Michele Ventura 22.86, Osvaldo Napoli 22.2, Boato 22.94, Michele Ventura 22.84 e Patria 22.78, come riformulati.
La Commissione passa l'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 23.
ALLEGATO 2
Legge finanziaria per il 2003 (C. 3200-bis Governo).
EMENDAMENTI APPROVATI
ART. 22.
Al comma 1, primo periodo, dopo le parole: d'insegnamento di ciascuna disciplina aggiungere le seguenti: e con particolare attenzione alle aree delle zone montane e delle isole minori.
22. 61. (Nuova formulazione) Capanni, Bianchi Clerici.
Al comma 8, primo periodo, sostituire le parole: e igiene ambientale con le seguenti: di igiene ambientale e di vigilanza.
Conseguentemente, al medesimo comma, secondo periodo, aggiungere, in fine, le seguenti parole: da ridefinire anche per tenere conto dell'affidamento in appalto del servizio di vigilanza.
22. 78. (Nuova formulazione) Patria, Zorzato, Blasi, Crosetto.