Ok per la preselezione del concorso? Per la Cgil-scuola è un colossale inganno
Dopo ‘Famiglia cristiana’ che aveva liquidato i test come una lotteria per il posto, anche la Cgil-scuola critica pesantemente la preselezione parlando di ‘colossale inganno’
La preselezione per il concorso docenti, per quanto riguarda l’aspetto organizzativo, si è conclusa con un esito positivo che certamente va ben oltre le caute e preoccupate previsioni che diversi osservatori esterni avevano espresso alla vigilia.
La tempestività degli esiti, con immediata informativa statistica sui profili dei candidati ammessi, è un’ulteriore conferma del grado di efficienza dello strumento selettivo voluto dal ministro Profumo. Uno strumento, è bene precisare, non nuovo nei concorsi pubblici e che prescinde dall’accertamento delle competenze di base della professione insegnante, rinviato alle prove concorsuali vere e proprie successive.
Ma un conto è l’efficienza organizzativa, un altro conto è l’efficacia dello strumento adottato.
Proprio sui contenuti delle prove, infatti, si concentrano alcune riserve di fondo. Dopo ‘Famiglia cristiana’ che aveva liquidato i test come una lotteria per il posto, anche la Cgil-scuola critica pesantemente la preselezione parlando di ‘colossale inganno’.
“Nei test d'ingresso non vi è alcun rapporto con la misurazione delle competenze professionali, didattiche e pedagogiche. – dichiara Pantaleo, segretario della Flc-cgil - In realtà si è trattato di un meccanismo esclusivamente finalizzato a tagliare il più possibile il numero dei concorrenti. Una lotteria a premi che umilia la scuola pubblica”.
Pantaleo conclude le considerazioni sulla prova, esprimendo una negativa valutazione sul ministro: “È l'ultima prova della incapacità del Ministro Profumo nella gestione delle politiche per i settori della conoscenza. Al prossimo Governo chiederemo .. nuove regole per il reclutamento per ristabilire un effettivo rapporto tra il miglioramento della qualità della scuola pubblica, gli organici, il superamento del precariato e il rinnovamento generazionale dei docenti. Un concorso con queste modalità e finalità non deve più ripetersi!”