Nuova Vicenza-La sperimentazione che divide
Trentaquattro insegnanti hanno votato a favore e altrettanti contro. Ora deciderà il provveditorato La sperimentazione che divide Il collegio docenti spaccato in due al "Comprensivo 7" ...
Trentaquattro insegnanti hanno votato a favore e altrettanti contro. Ora deciderà il provveditorato
La sperimentazione che divide
Il collegio docenti spaccato in due al "Comprensivo 7"
di Anna Madron
Si è spaccato in due ieri pomeriggio il collegio docenti del comprensivo 7. Chiamati a votare sull'avvio della sperimentazione Moratti, gli insegnanti si sono infatti espressi per metà a favore e per metà contro. Per l'esattezza 34 sono stati i sì alla riforma e 34 i no, 3 invece le astensioni.
Un esito in qualche modo sorprendente per la precisione matematica con cui il collegio si è diviso. Morale? La bilancia adesso non pende da nessuna parte (la dirigente del comprensivo Anna Vasina non ha votato per evitare di schierarsi in una situazione di estrema delicatezza) e, verrebbe da dire, tutto è al punto di prima. Cosa succederà dunque dopo il verdetto di ieri? La palla, con tutta probabilità, passerà nelle mani del Csa, l'ex provveditorato agli studi, che valuterà attentamente il dibattito emerso tra i docenti (la discussione ieri in viale Fiume è stata accesa e articolata), i pro e contro espressi, i dubbi da una parte e le certezze dall'altra. Si è discusso su una novità destinata comunque a cambiare il futuro della scuola e il rapporto maestri-alunni-genitori. E deciderà, magari dopo una serie di consultazioni con l'Ufficio scolastico regionale, se varare la sperimentazione al comprensivo 7 di viale Fiume oppure se trasferirla in un'altra scuola.
Sempre che a Vicenza ci siano altri istituti che si sono dichiarati disponibili ad accogliere in prima elementare i bambini di cinque anni e mezzo. Insomma ancora punti interrogativi intorno ad un progetto che suscita perplessità a non finire. Sembra infatti che anche tra i docenti del comprensivo 7 che si sono pronunciati a favore non mancassero dubbi sull'opportunità di dar vita alla sperimentazione.
Intanto, mentre a scuola si discute e le famiglie si interrogano, l'ex dirigente del comprensivo 7 Giuseppe Galassini difende la sua scelta e spiega le ragioni che l'hanno indotto ad indicare, nel giugno scorso, il suo istituto comprensivo come sede della sperimentazione.
"Una realtà - spiega Giuseppe Galassini - dove la didattica è innovativa e le strutture sono adeguate. Essere destinatari della sperimentazione porta prestigio alla scuola, fa affluire nuova utenza, rinnova l'immagine di tutto il comprensivo. L'insegnamento della lingua inglese nelle classi prime delle elementari è stato attivato in via Turra a partire dall'anno scolastico 2001/02, in continuità con la scuola dell'infanzia. E si tratta di un intervento didattico unico in Regione. Gli insegnamenti trasversali sono in atto da due anni: inglese alla scuola per l'infanzia, educazione motoria e informatica alle elementari sono stati attuati da docenti della scuola media".
Quanto agli organici, Galassini precisa che "sono già stati approvati" e che "l'eventuale sperimentazione sarebbe attuata con gli insegnanti in servizio e in modo flessibile".
Infine un riconoscimento al Ministero che suona quantomeno curioso per un dirigente iscritto alla Cgil dal 1965.
"Abbiamo sempre accusato il ministro di voler distruggere la scuola statale: con la sperimentazione c'è un'inversione di tendenza visto che attualmente la 'primina' funziona solo presso scuole paritarie".
Come dire che, per una volta, è il pubblico a copiare dal privato.