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Nuova Sardegna-Venerdì tutti in piazza per protestare contro le scelte della riforma Moratti

Venerdì tutti in piazza per protestare contro le scelte della riforma Moratti NUORO. "Costruiamo il futuro" è lo slogan alla base dello sciopero generale proclamato per il 26 marzo dalla ...

25/03/2004
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Nuova Sardegna

Venerdì tutti in piazza per protestare contro le scelte della riforma Moratti
NUORO. "Costruiamo il futuro" è lo slogan alla base dello sciopero generale proclamato per il 26 marzo dalla Cgil, Cisl e Uil. "Uno slogan importante - si legge nel comunicato dei sindacati - che racchiude lo sviluppo generale del Paese e per difendere il diritto al lavoro, all'istruzione, alla formazione e alla salute. Le scelte di politica scolastica operate dal governo vanno in direzione dell'indebolimento della scuola pubblica statale con la riduzione delle risorse finanziarie e degli organici. La legge Moratti - si legge ancora nella nota - cancella le migliori esperienze organizzative e didattiche e promuove una scuola che frammenta e riduce l'offerta formativa che gerarchizza i rapporti di lavoro che crea e consolida differenze".
Una denuncia aperta contro la chiusura del Governo che si ostina a non ascoltare le voci di opposizione che arrivano dal Paese. L'appuntamento è fissato per le 9,30 in piazza Sardegna (Quadrivio). Da lì il corteo si sposterà per via Lamarmora, piazza delle Grazie, corso Garibaldi, piazza Crispi, via Dante, via Deffenu per poi concludersi davanti alla prefettura intorno alle 12. Alla manifestazione parteciperanno studenti, delegazioni di genitori di Nuoro, Oliena, Orani, Mamoiada, Lula, Bitti e altri paesi del circondario, amministratori e persone della scuola. Anche l'Associazione insegnanti Precari della Provincia di Nuoro, facente capo al comitato nazionale Cip, comunica la propria adesione allo sciopero con l'intento di denunciare gli effetti devastanti della Riforma Moratti, che per il suo impianto concettuale mina pesantemente la qualità dell'istruzione pubblica statale e che nella sua attuazione prevede massicci tagli agli organici. "Solo in Sardegna - affermano i rappresentanti del Cip - sono state eliminate ben mille cattedre nel presente anno scolastico arrecando gravissimi danni ad insegnanti già vincitori di concorsi pubblici e con vari anni di esperienza, condannati ad una condizione di perenne e ingiustificata precarietà (sono 90.000 le cattedre vacanti in tutta Italia)".
L'adesione arriva ancora dalla Css (Confederazione sindacale sarda) che dà indicazione a tutti i propri iscritti e ai simpatizzanti di scioperare secondo le modalità previste dalle singole categorie e di partecipare alle manifestazioni sindacali nei vari territori dove la Css sarà presente con le proprie bandiere.


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