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Nuova Ferrara-Troppa selezione con la nuova riforma

Tante persone mercoledì sera al Palazzo del Governatore: preoccupazione perché "privilegia pochi studenti" Troppa selezione con la nuova riforma Dibattito sulla scuola: genitori e doce...

14/05/2004
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Nuova Ferrara

Tante persone mercoledì sera al Palazzo del Governatore: preoccupazione perché "privilegia pochi studenti"
Troppa selezione con la nuova riforma
Dibattito sulla scuola: genitori e docenti hanno bocciato la Moratti


CENTO. Chiudere una serata di approfondimento con più dubbi di quando si è cominciato non necessariamente significa che l'obiettivo è stato mancato. Anzi. Quale futuro per la scuola dopo la riforma Moratti? Era questa la domanda iniziale che i genitori del Comitato genitori del Primo circolo Cento e Corporeno si sono posti promovendo una serata di riflessione intensa e partecipata.
Da questa domanda ne sono scaturite molte altre. Dalle 21 alle 24 passate, i docenti, i genitori e i tecnici del mondo della scuola si sono confrontati mercoledì sera alla sala Zarri del Palazzo del Governatore, davanti ad un pubblico folto e attento. Tantissime infatti le domande dalla platea e molti gli interventi spontanei a commentare il mosaico che i vari contributi (a favore e contro la riforma) andavano via via costruendo.
"Preoccupazione" e "dubbio". Sono questi due sostantivi che meglio fotografano il quadro dei sentimenti di docenti e genitori. Portfolio, anticipo, posticipo, tutor... Tanti termini "nuovi" o presi a prestito da altri campi o da altre realtà che scandiscono i meccanismi della nuova scuola. Ma dietro alle parole rimangono negli stessi docenti tantissimi dubbi sulla reale applicazione della norma. Al tavolo dei relatori il dirigente del Csa della Provincia di Ferrara, Vincenzo Viglione, due docenti di scuola elementare Arturo Ghinelli e Mirco Pieralisi, provenienti uno dal Modenese e uno bolognese ed un genitore particolarmente attento ed informato sulle tematiche della scuola come Andrea Graffi dell'associazione Genitori attivi per la scuola pubblica di Bologna.
"Sono entrato al ministero come dipendente della pubblica istruzione nel 1975 - ha premesso Viglione -. Oggi sono dirigente del ministero dell'istruzione. Ho visto molte cose, ho vissuto tante mezze riforme, tanti "fare e disfare". Non si può negare che anche la scuola sta risentendo della spinta culturale che porta all'applicazione di un modello di mercato anche ai servizi statali. La riforma Moratti si inserisce in questo binario". Ovviamente la parte più scomoda della serata è toccata proprio a Viglione chiamato a sedere al banco degli imputati in rappresentanza del ministro. Più che un processo (Viglione è stato comunque "assolto" a maggioranza anche se la riforma è stata "condannata" quasi all'unanimità dei presenti secondo la sentenza dell'applausometro) l'incontro è però stato soprattutto occasione per conoscere una riforma difficile da capire e contraddittoria. "La nuova scuola è un'autostrada - ha fotografato in metafora Ghinelli - ogni scolaro viaggia alla sua velocità. C'è poco posto per le Cinquecento e molto spazio per le Maserati".


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