Nuova Ferrara-Stop al tempo prolungato

Centro servizi amministrativi ha accontentato solo una parte delle famiglie
Stop al tempo prolungato
Formate solo 67 classi, la richiesta era per 118
STEFANO CIERVO

Chiedete e vi sarà dato è una frase che non può diventare il motto del ministro Moratti. Al momento delle preiscrizioni si disse che le richieste di tempo pieno e determinato sarebbero state soddisfatte. Oggi ci sono i dati: tutto come l'anno scorso, con molte domande inevase.
A dir la verità il ministro aveva corretto il tiro, in seguito, avvertendo che gli organici degli insegnanti sarebbero rimasti uguali rispetto all'anno scorso. Neanche questa previsione sembra avverarsi, basta però ad escludere un aumento dell'offerta. Nelle scuole medie inferiori, quindi, i "no" al tempo prolungato sono stati numerosi. Su 6.916 alunni iscritti, vi sono state 338 richieste di classi da parte dei direttori, di cui 118 a tempo prolungato. Il Centro servizi amministrativi ha varato 334 classi, e di queste solo 67 sono a tempo prolungato. Un taglio pesante, che riporta l'offerta al 2003 lasciando evidentemente insoddisfatte decine di famiglie. In generale, il calo rispetto all'anno scorso e alle richieste dei dirigenti scolastici è di quattro classi, motivato con la mancanza del numero minimo di studenti. E' successo a Copparo, dove nel 2004-05 ci saranno 3 classi invece di 4 con 75 iscritti; a S.Agostino 2 prime al posto di 3 con 51 iscritti; i 29 iscritti di Cona basteranno per 1 e non 2 classi; a San Bartolomeo si propone 1 classe con 27 iscritti, e non 2, visto che un alunno diversamente abile è stato trasferito.
Una sola la classe di differenza sul 2003-04 nelle scuole superiori. Gli alunni iscritti sono stati meno di quelli previsti, fermandosi a quota 12.256: le classi richieste dai direttori scolastici sono state 607, più 8 articolate, quelle concesse al termine del percorso di valutazione sono 592 più 16. Una in meno del 2003-04, dunque, e -15 rispetto alle richieste. Le rinunce sono dolorose per quasi tutti i plessi scolastici. A Ferrara, ad esempio, l'Ipsia non potrà allestire una prima del Biennio abbigliamento e moda, visto che dei 21 alunni previsti ne sono risultati iscritti 9. All'Itis c'è una divergenza tra dirigente scolastico e Csa: il primo ha presentato una documentazione per dimostrare che nelle aule non possono essere accolti più di 24 alunni, via Madama ha replicato che negli anni scorsi il problema non si era mai posto. Così il Csa ha autorizzato solo 9 prime, con 204 alunni iscritti, invece delle 10 richieste. Niente da fare nemmeno per la seconda classe serale Sirio con 10 alunni. Lo stesso clichè del limite dei 24 alunni è stato proposto dal Liceo sociale Carducci, ma qui, pur di calare dalle 3 prime richieste alle 2 autorizzate, il Csa ha deciso di indirizzare alcuni alunni dalla specializzazione "Brocca" a quella "Scienze sociali". All'Alberghiero "Vergani", le prime saranno 9 e non le 10 richieste, mentre saranno accorpate rispetto alle domande le due classi terze di cucina serale e servizi sala bar serale.
In provincia da segnalare il tentativo fallito di formare una prima al Monti di Copparo, nonostante i 16 alunni iscritti nei tre indirizzi: non è bastato il forte orientamento attivato da parte della scuola e dell'autorità territoriale. Niente prima del Biennio elettrico-elettronico all'Ipsia di Portomaggiore, e nemmeno a Codigoro, per la Sperimentazione edile. All'istituto tecnico Bassi di Cento ci saranno 3 prime invece di 4, mentre al Taddia la terza di Operatore tecnico confluirà nella classe di Operatore meccanico. Al Lido degli Estensi, infine, ci sarà una sola classe di operatore di impresa turistica, una prima di biennio meccanico e una sola seconda "elettrica".