Nuova Ferrara-Dai Ds critiche al governo sulla scuola e sul welfare
"Ora il futuro è più incerto". Dai Ds critiche al governo sulla scuola e sul welfare.
"La destra straccia la scuola spezzando il futuro". È questo il "succo" dell'incontro che si è svolto venerdì sera nella sede della federazione Ds su"Sanità, scuola, stato sociale. Quale futuro tra tagli e condoni?".
Stefano Ferrari, segretario della sezione Ds "Lama", ha introdotto il dibattito, dicendo che il nostro Paese ha bisogno di un centro sinistra che proponga nuovi punti di riferimento per progetti di vita, studio e cultura. Duro attacco all'attuale governo da parte di tutti i relatori. Ad iniziare da Diego Cavallina, dirigente al Comune di Ferrara nel settore servizi alla persona e rapporti con l'università: "La sensazione di molti è che il governo che ci guida, lascerà un'Italia molto più disastrata di quando l'ha trovata, soprattutto nella scuola e nel welfare". Parlando dell'istruzione e quindi della riforma portata avanti dal ministro Moratti precisa che "La scuola è l'asse portante dell'identità nazionale. Con la devolution avremo ventuno sistemi scolastici differenti. Tutti i cittadini devono invece godere delle stesse opportunità culturali". Stesso effetto della devolution si mostra anche in ambito sanitario, ben illustrato dall'assessore comunale, Paola Castagnotto, che ha aperto il suo intervento con un pensiero del celebre premier svedese Olof Palme: "Ricordatevi che non esiste un ministro delle politiche sociali ma tutti lo sono se sono buoni ministri".
La Castagnotto ha poi aggiunto: "C'è ambiguità nel rapporto tra Stato e regioni. Il federalismo è stato ridotto ad una devoluzione sregolata, senza un reale progetto. Negli ultimi anni abbiamo la responsabilità di aver abbassato la guardia considerando le politiche sociali come politiche di settore". Dura critica alla riforma Moratti anche da parte di Mauro Vecchi, responsabile dei Ds della pubblica istruzione, che sottolinea come "le risorse a disposizione della scuola negli ultimi due anni siano diminuite del 35% e che di questo passo il prodotto finale sarà lo "smantellamento delle tutele dei sostegni sociali".
L'obiettivo dei Ds è salvaguardare la possibilità che tutti i cittadini svantaggiati abbiano pari opportunità di intervento sociale.
Roberta Razzano