Non statali, rinnovo all'ombra della crisi
Si apre la stagione contrattuale per 130 mila lavoratori
Aperta la stagione contrattuale per 130mila occupati nelle scuole non statali tra personale direttivo, docente, educativo, amministrativo, tecnico e ausiliario. Disdetti formalmente il 2 luglio i tre contratti collettivi nazionali di lavoro (Ccnl Agidae, Ccnl Fims e Ccnl Aninsei), in scadenza il 31 dicembre 2012, e l'accordo ponte sottoscritto con la Fism lo scorso 22 maggio, si apre ufficialmente la vertenza per il rinnovo dei Ccnl sia nella parte economica sia in quella normativa. Nei prossimi mesi saranno predisposte le piattaforme per l'approvazione dei lavoratori delle scuole di ogni ordine e grado, delle istituzioni formative non curriculari ed extra curriculari, delle altre istituzioni educative non statali compresi gli asili nido privati o convenzionati. Poi, dal 1 gennaio 2013, inizierà il confronto negoziale con le controparti. Intanto, la scorsa settimana i segretari nazionali di Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal e Sinasca hanno inviato alle rispettive associazioni datoriali e patronali di Agidae, Fims e Aninsei la lettera per la formale disdetta dei contratti 2012/2012 come prevedono i rispettivi articoli contrattuali. La stagione contrattuale per la definizione del Ccnl 2013/2015 si inserisce in un contesto socioeconomico di forte crisi economica, aggravata dalle nuove misure introdotte dal governo Monti sulle pensioni e sul mercato del lavoro. A complicare il quadro l'annosa crisi del settore, con i finanziamenti dello Stato alle scuole paritarie tagliati quest'anno di 60milioni di euro. «I bilanci delle nostre scuole sono in passivo - spiega padre Francesco Ciccimarra, presidente dell'Agidae, l'associazione gestori degli istituti dipendenti dall'autorità ecclesiastica -. Negli ultimi due anni, d'intesa con le organizzazioni sindacali, stiamo firmando contratti di solidarietà difensivi con cui si riducono le retribuzioni dei nostri dipendenti fino al 25% pur di mantenere aperte le scuole e garantire l'occupazione. La situazione è insostenibile». Contratti di solidarietà difensivi di 12-24 mesi ed estesi anche agli istituti con meno di 15 dipendenti, che sono diventati parte del Ccnl Agidae il 28 gennaio 2011 con l'approvazione del verbale di accordo tra la commissione paritetica nazionale, le organizzazioni sindacali e l'Agidae. Crisi economica e revisione dei contributi dello Stato e degli enti locali negli ultimi due anni hanno messo in discussione anche la prosecuzione del servizio delle materne della Fism, «non consentendo di rinnovare finora il Cnnl Fism, scaduto il 31 dicembre 2009 – sottolinea il presidente Luigi Morgano -, nonostante gli sforzi fatti per arrivare a una soluzione condivisa della vertenza sindacale durata oltre 30 mesi». Si è arrivati solo il 22 maggio scorso a sottoscrivere un accordo ponte relativo al solo adeguamento economico delle retribuzioni del personale, con l'impegno a mantenere il posto di lavoro e porre le condizioni di un rapido rinnovo del Ccnl 2013/2015. «La riforma del lavoro peserà come un macigno su tutta la tornata contrattuale sia in termini di diritti che di sostegno al reddito e all'occupazione – sostiene la Fcl Cgil- nella predisposizione di piattaforme unitarie per il rinnovo dei tre Ccnl dovrà essere data puntuale attenzione non solo alle rivendicazioni economiche ma anche alle tutele dei diritti».