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NO AL MAESTRO UNICO-di Arturo Ghinelli

faccio appello alle “maestre multiple”(come le ha definite Italia Oggi)perché non accettino passivamente le ingiurie del potere e non gli permettano di far passare come una dolce eutanasia,quello che invece è un brutale omicidio

03/09/2008
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“Con il prolungamento ad oltranza dell’orario,abbiamo ottenuto tutt’altro che un aumento della qualità” La ministra Gelmini ha dichiarato a Famiglia Cristiana

E Tuttoscuola :i risultati della scuola elementare erano buoni anche quando aveva il maestro unico.

Ergo ritornando al maestro unico non cambia la qualità della scuola elementare.

Al corso di formazione che feci quando ero insegnante di prima nomina(1969)l’ispettore nelle conclusioni affermò:”il nostro è un rito che si celebra nel nascondimento.” E invitò noi, che allora eravamo tutti maestri unici,a confrontarci e collaborare per migliorare le nostre prestazioni professionali. La collaborazione però allora era affidata solo alla buona volontà dei singoli,perché mancavano le leggi che la rendessero operativa. Poi venne il Tempo Pieno(legge 820 del ’71)e finalmente le porte delle classi si aprirono,non fummo più soli e cominciammo a praticare una vera e propria cooperazione educativa. Qualche anno più tardi,la legge 517/77 permise di organizzare tutta la scuola in funzione delle esigenze dei ragazzi,anche di quelli disabili,e non come adesso si dice per favorire le insegnanti. Infine la 148/90 introdusse le tre maestre su due classi. Queste sono state le leggi che hanno permesso alle elementari di non essere più la vecchia scuola degli anni ’50 e di ottenere il quinto posto nelle prove internazionali. Chi onestamente pensa che i risultati fossero buoni anche quando c’era il maestro unico si vada a rivedere la piramide degli iscritti alle scuole e le tabelle sulle leve allegate alla “Lettera a una professoressa”: la scuola elementare faceva strage dei ragazzi. La mia leva(1950)inseguita fino in terza media perse 531.000 ragazzi che andarono a lavorare prima dei quattordici anni. Sono questi i risultati chesi vogliono ottenere dalla scuola primaria del maestro unico?”A giugno la maestra boccia 6 ragazzi. Boccia e parte per il mare”. Oggi i ragazzi li perde la scuola secondaria di secondo grado,uno su quattro/cinque,ci ricordava la Banca d’Italia pochi giorni fa. Allora se si voleva fare qualcosa di veramente utile non era meglio occuparsi delle superiori per le quali l’ultima riforma,come ricordava De Mauro,l’ha fatta Gentile nel 1926? Perché questo accanimento terapeutico nei confronti della scuola elementare,che ci è stato riconosciuto a livello internazionale,è la migliore tra quelle che abbiamo sul territorio nazionale? Mi sorge il dubbio che anche questo faccia parte della mission “essere forti coi deboli e deboli coi forti”,che,oltre ad essere poco evangelica è anche da vigliacchi. Per questo faccio appello alle “maestre multiple”(come le ha definite Italia Oggi)perché non accettino passivamente le ingiurie del potere e non gli permettano di far passare come una dolce eutanasia,quello che invece è un brutale omicidio.


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